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Ue, M5s a Bruxelles ha chiesto di aderire al gruppo della Sinistra (Gue) con Podemos e Syriza

La formazione non ha ancora preso una decisione ufficiale, ma tante sono le perplessità dei componenti. Sotto accusa il fatto che i 5 stelle in patria sono al governo con la Lega di Matteo Salvini. Al momento i grillini non hanno una collocazione e rischiano di non poter formare un gruppo

Gli eurodeputati M5s a Bruxelles hanno chiesto l’adesione al gruppo della Sinistra unitaria europea (Gue). L’avvicinamento è stato rivelato dal quotidiano spagnolo Eldiario.es e confermato a ilfattoquotidiano.it da fonti interne al Movimento. Della formazione fanno parte anche il partito greco Syriza di Alexsis Tsipras e gli spagnoli di Podemos. A favore, dicono i media spagnoli, si è schierata la presidente del gruppo Gabi Zimmer (Die Linke), ma rimangono tante le perplessità dei componenti del gruppo: il problema principale è che i 5 stelle in Italia sono al governo con la Lega di Matteo Salvini e questo, per molti, è un ostacolo insormontabile.

Il M5s, a quasi un mese dalle elezioni Europee, è ancora orfano di una famiglia politica a Strasburgo. La “deadline del 25 giugno, fissata dal Parlamento Ue, per comunicare la formazione dei gruppi è solo amministrativa”, hanno commentato fonti del Movimento nelle scorse ore, precisando che “la delegazione del 5 stelle al Parlamento europeo sta lavorando e si prende ancora qualche giorno di riflessione prima di comunicare la propria collocazione europea”. Le stesse fonti hanno anche precisato che “il dialogo continua” e che i 5 stelle vogliono “un cambiamento vero e non ipocrita dell’Unione europea”. Per questo “ci impegniamo da subito a collaborare con tutti quelli che vogliono superare le politiche di austerity che hanno bloccato lo sviluppo dell’Italia e di molti altri Paesi europei”. Altre fonti ben informate a Bruxelles, interpellate dall’agenzia Ansa, parlano invece di “trattative tutte in salita” con altri gruppi, partiti e movimenti, e di “difficoltà” incontrate dai 5 stelle, anche dopo la chiusura di alcuni gruppi come i Verdi europei.

Non si esclude dunque la possibilità che la delegazione dei 14 europarlamentari pentastellati possa trovarsi isolata a Strasburgo qualora trovasse delle porte chiuse col rischio di convergere nel gruppo dei non iscritti. Ipotesi per nulla gradita ai M5s. Il progetto iniziale dei 5 stelle era fallito già subito dopo il voto di fine maggio. Dei quattro partiti che avrebbero dovuto far parte del gruppo oltre al M5s, solo i croati di Zivi Zid sono riusciti infatti a far eleggere un eurodeputato a Strasburgo. Tutti gli altri non sono riusciti a superare la soglia di sbarramento. Sono rimasti fuori: in Polonia il partito nazionalista Kukiz15, il finlandese Liike Nyt, gli estoni di Elurikkuse Erakond, il partito greco guidato da Evangelios Tsiobanidis.