Chi non sopporta la cronologia delle attività e delle posizioni di Google, finalmente ha sottomano gli strumenti per eliminarla automaticamente a intervalli regolari. L’annuncio era arrivato tempo fa e la funzione era in beta, adesso è ufficialmente disponibile a tutti gli utenti di iOS e Android. La seconda buona notizia è che presto sarà ampliata, permettendo di depennare anche i dati relativi alle “Attività Web e Dati”.

Andando per ordine, la promessa era consentire l’eliminazione automatica dei dati relativi all’attività e alla posizione. Una montagna di informazioni che il sistema archivia in automatico e con cui tiene traccia di molti aspetti della vita privata degli utenti. Sarà capitato a molti di ricevere la mail riepilogativa di Google in cui sono elencati i luoghi che si è visitato, i chilometri percorsi a piedi o in auto, statistiche storiche e altro. Cliccando sui link si visualizza proprio la cartina geografica con ogni centimetro di strada percorsa, suffragata dall’elenco delle vie, orari e altro.

Proprio questi dettagli avevano causato una class action nel Regno Unito, e una denuncia da parte di un’associazione dei consumatori presente in sette Paesi europei con l’accusa di violazione del GDPR (General Data Protection Regulation), data la mancanza di esplicito consenso da parte degli utenti.

Che cosa cambia con i nuovi strumenti? Finora era possibile bloccare il rilevamento della posizione o effettuare un’eliminazione manuale, ora si può automatizzare questa seconda opzione, definendo se i dati verranno conservati per tre mesi o per 18 mesi. Al termine di questo periodo, i dati verranno eliminati automaticamente. È un passo in avanti, anche se sono molti a sottolineare come l’opzione esordiente sia ancora molto limitata.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Monitoraggio del cuore anche con smartwatch e braccialetti Fitbit, grazie all’app Cardiogram

next
Articolo Successivo

SniffPhone è lo strumento professionale voluto dall’UE che potrebbe aiutare i medici a diagnosticare patologie dell’apparato digerente

next