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Principe William: “George, Charlotte o Louis gay? Per me è assolutamente ok”

"Catherine e io abbiamo già parlato molto d’una simile eventualità e di come affrontare da genitori di questo tempo il tema della sessualità dei figli", ha aggiunto il principe

di F. Q.

Se George, Charlotte o Louis fossero gay? Per me sarebbe assolutamente ok“. Ad assicurarlo è il principe William, secondo in linea di successione al trono britannico, che ha dichiarato pubblicamente che per lui non sarebbe affatto un problema un ipotetico futuro coming out da parte dei figli suoi e di Kate Middleton. Certo, la prospettiva è ancora prematura, tenuto conto che i tre principini hanno per ora un’età fra meno di 6 e un anno. Ma William si mostra pronto fin d’ora ad accettare la sfida. “Io penso che, ovviamente, reagirei assolutamente bene“, ha detto senza giri di parole a un attivista che lo ha interpellato al riguardo durante una visita all’Albert Kennedy Trust di Londra, ong che aiuta giovani della comunità Lgbt cacciati di casa dalle famiglie o isolati da ambienti ostili a trovare un tetto. “L’unica cosa di cui sarei preoccupato – ha ammesso – è come questo possa essere visto o interpretato” dalla società, “in particolare per il ruolo che i miei figli rivestono”.

Certo, che già in passato ci siano stati re o regine omosessuali non è un mistero ma mai l’hanno dichiarato pubblicamente, motivo per cui, nel qual caso, sarebbe una grande rivoluzione per la monarchia britannica. Ma la questione è quantomai attuale dal momento che riguarda molti genitori, tanto più se comuni mortali. “Mi preoccuperebbe non per il fatto che fossero gay, ma per come gli altri li percepirebbero, per la pressione a cui potrebbero sottoporli“, ha proseguito William riflettendo ad alta voce con i ragazzi e le ragazze di un gruppo di lavoro. La soluzione, ha poi osservato il primogenito di Carlo e Diana, passa per “la comunicazione”: proprio per questo, ha rivelato, “Catherine e io abbiamo già parlato molto” d’una simile eventualità e di come affrontare da genitori di questo tempo il tema della sessualità dei figli.

Poi, il Principe ha scherzato con i presenti sull’esperienza – inedita per un reale di casa Windsor – d’aver accettato di posare nel 2016 sulla copertina di Attitude, rivista del mondo Lgbt giovanile. “Avendo visto alcune delle copertine precedenti, ero un po’ nervoso su cosa mi avrebbero chiesto, ma per fortuna non c’erano slip striminziti ad attendermi“, ha scherzato fra le risate di tutti. L’uditorio, d’altronde, lo ha promosso a pieni voti. “Ero già rimasto colpito – ha commentato Tim Sigsworth, responsabile dell’ong – dal suo livello di consapevolezza. Ma l’empatia e l’apprezzamento che ha mostrato oggi verso le sfide che le persone Lgbt devono affrontare sono stati incredibili”. Sono parole, ha insistito, “che possono fare un’enorme differenza: io sono stato personalmente rifiutato da mia madre e l’idea che un futuro monarca dica d’esser pronto a dare sostegno ai suoi figli se fossero gay è davvero un messaggio a tutta la società”.

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