Almeno 12 persone sono morte negli ultimi giorni dopo aver contratto una rara infezione batterica da streptococco e nel Regno Unito le autorità sanitarie hanno lanciato subito l’allarme. Oltre 32 i casi di contagio accertati al momento tutti nell’Essex: la malattia è stata individuata come streptococco invasivo di gruppo A, iGAS, come riferisce il New York Times che dà la notizia. “Chiedi aiuto immediatamente se hai questi sintomi“, è l’appello lanciato dai medici che hanno messo in allerta tutti coloro che presentano come sintomi mal di gola, ingrossamento dei linfonodi nel collo, tonsille dilatate, eruzioni cutanee, raccolte di pus sulle tonsille, minuscole chiazze rosse sul palato, mal di testa e dolori addominali.
L’ospedale NHS Mid Essex, che sta affrontando l’emergenza, ha fatto sapere che finora circa un terzo delle persone a cui è stata diagnosticata questa rara malattia ad oggi è morta. I batteri possono annidarsi in gola e sulla pelle e hanno una forte resistenza, riuscendo a vivere abbastanza a lungo da diffondersi facilmente tra le persone attraverso starnuti, baci ma anche un semplice contatto di pelle. La Sanità pubblica britannica ha diramato mercoledì un’avviso di “alto rischio” di ulteriori morti a seguito “dell’epidemia in corso”.
Parlando con Metro.co.uk, una portavoce dell’ospedale ha spiegato che i sintomi che le persone dovrebbero cercare di riconoscere sono quelli dei “batteri in una ferita”: “Se c’è una differenza in una ferita, quello potrebbe essere un sintomo. Esaminate i dolori addizionali, il rossore intorno all’esterno, il calore in eccesso o lo scarico dalla zona della ferita. Altri sintomi includono febbre o sensazione di malessere generale, stanchezza o perdita di appetito. Alcune persone potrebbero presentare uno solo sintomo”. Le autorità sanitarie consigliano alle persone di avvisare immediatamente il medico di famiglia se ritengono di avere uno dei sintomi sopra elencati. I medici generici possono quindi prelevare il sangue o tamponare l’area infetta per vedere se si è in presenza di un’infezione iGAS.