Due milioni di euro di multa per pratica commerciale scorretta. È questa la sanzione che l’Autorità antitrust italiana ha preso nei confronti di Costa Crociere. Il motivo è che, a seguito di un’epidemia di peste scoppiata in Madagascar nell’agosto 2017, l’azienda ha modificato gli scali di due crociere senza dirlo ai consumatori. I viaggiatori hanno saputo del cambiamento delle tappe, nel primo caso, quando erano già imbarcati, nel secondo, poco prima della partenza. Oltretutto, non ha informato le persone dell’allarme sanitario in corso nel Paese africano.
Nella nota del Garante, si spiega appunto che “in occasione della vendita e organizzazione di due crociere denominate rispettivamente neoRiviera e Paradisi sul mare, non ha fornito ai consumatori un’informazione corretta e tempestiva circa lo stato di emergenza sanitaria in Madagascar, frapponendo inoltre ostacoli all’esercizio dei diritti dei consumatori connessi alle variazioni del programma di viaggio”. Quindi, la tempistica e le modalità con cui sono state comunicate le variazioni di programma hanno di fatto ostacolato la facoltà di scelta dei consumatori, i quali avrebbero avuto il diritto di decidere se recedere dal contratto o fruire della crociera senza le previste tappe in Madagascar, in questo caso con una riduzione del prezzo.
Costa Crociere avrebbe dovuto usare tutti “gli accorgimenti necessari al fine di rendere edotti i consumatori, fin dal primo contatto e in ogni caso prima della partenza, della situazione di rischio sanitario esistente nei paesi oggetto delle mete turistiche pubblicizzate”. Invece, ha continuato a pubblicizzare e vendere le due crociere anche dopo che le autorità del Madagascar e il ministero della Salute avevano lanciato l’allarme sanitario, senza avvertire i consumatori di una possibile variazione del programma di viaggio.