Si allarga la platea dei potenziali beneficiari del Reddito di cittadinanza. Il decreto Crescita appena approvato dal Senato prevede infatti un nuovo sistema di calcolo dell’Isee che inserisce la perdita del posto di lavoro nei 18 mesi precedenti come criterio sufficiente per poter chiedere l’Isee corrente, ovvero basato sui redditi degli ultimi 12 mesi. Inoltre, viene introdotta la doppia opzione di calcolo dell’Isee ordinario, quindi la possibilità di scegliere se devono essere considerati i patrimoni e i redditi del secondo anno precedente o del primo, nel caso in cui sia più conveniente. “Con l’avvio del reddito alcuni disoccupati si erano ritrovati nell’impossibilità di accedere alla misura perché il loro Isee risultava superiore al limite di 9.360 euro“, sottolinea su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio. “Quindi abbiamo rivisto le cose – scrive il leader del M5s – Noi lavoriamo senza sosta ascoltando i cittadini”.
Di Maio nel suo post spiega che “da oggi, se la situazione reddituale del nucleo familiare è diminuita rispetto al dato Isee di almeno il 25% o uno dei componenti del nucleo familiare nei 18 mesi precedenti ha perso il lavoro, si può richiedere Isee corrente e accedere al Reddito di cittadinanza se con il nuovo Isee si rispettano i requisiti“. “Stiamo rivoluzionando il sistema delle politiche attive e manteniamo gli impegni”, conclude il vicepremier. La fondamentale differenza introdotta dal decreto Crescita sta proprio in quella “o” che rende i due requisiti alternativi.
Il quadro di riferimento di partenza, infatti, stabiliva che l’Isee corrente poteva essere chiesto se si fosse verificata la concomitanza dei due eventi: da un lato, la situazione reddituale del nucleo familiare che subiva un’oscillazione negativa superiore al 25%. Dall’altro, la variazione della situazione lavorativa di almeno uno dei componenti il nucleo familiare, avvenuta nei 18 mesi precedenti la richiesta. Adesso, invece, con il decreto Crescita i requisiti diventano “alternativi e si aggiunge un’ulteriore opportunità rispetto a quelle originarie e che migliora la situazione per i richiedenti”, spiega in una nota il ministero del Lavoro. Se, infatti, per richiedere il reddito di cittadinanza si doveva far riferimento all’Isee presentato l’anno precedente, chi aveva appena perso il lavoro non rientrava nei requisiti necessari. Al contrario, la valutazione delle domande sulla base del reddito corrente consentirà ai disoccupati da oltre 18 mesi, in presenza degli altri requisiti, di ottenere il reddito di cittadinanza.
Sulla doppia opzione di calcolo, infine, annota ancora il ministero del Lavoro, il Decreto crescita ha modificato il comma 4 dell’articolo 10 del Decreto legislativo 147/2017 secondo cui per il calcolo dell’Isee ordinario devono essere considerati i patrimoni e i redditi del secondo anno precedente. “Dall’entrata in vigore della norma, la richiesta potrà riferirsi a quelli del primo anno precedente se più convenienti per i cittadini. In questo modo, in virtù del nuovo scenario normativo, si risolvono i problemi per i richiedenti il reddito di cittadinanza che avevano lavorato nel 2017 cui, di fatto, era precluso l’accesso al beneficio”, dice ancora il ministero del Lavoro.
Lavoro & Precari
Reddito di cittadinanza, dl Crescita allarga la platea. Di Maio: “Nuovo calcolo Isee, più accessibile per chi ha perso lavoro”
Il provvedimento appena approvato dal Senato introduce un nuovo sistema di calcolo dell'indicatore: la perdita del posto di lavoro nei 18 mesi precedenti diventa criterio sufficiente per poter chiedere quello corrente. Il vicepremier: "Alcuni disoccupati si erano ritrovati nell’impossibilità di accedere alla misura perché il loro Isee risultava superiore al limite. Quindi abbiamo rivisto le cose"
Si allarga la platea dei potenziali beneficiari del Reddito di cittadinanza. Il decreto Crescita appena approvato dal Senato prevede infatti un nuovo sistema di calcolo dell’Isee che inserisce la perdita del posto di lavoro nei 18 mesi precedenti come criterio sufficiente per poter chiedere l’Isee corrente, ovvero basato sui redditi degli ultimi 12 mesi. Inoltre, viene introdotta la doppia opzione di calcolo dell’Isee ordinario, quindi la possibilità di scegliere se devono essere considerati i patrimoni e i redditi del secondo anno precedente o del primo, nel caso in cui sia più conveniente. “Con l’avvio del reddito alcuni disoccupati si erano ritrovati nell’impossibilità di accedere alla misura perché il loro Isee risultava superiore al limite di 9.360 euro“, sottolinea su Facebook il vicepremier Luigi Di Maio. “Quindi abbiamo rivisto le cose – scrive il leader del M5s – Noi lavoriamo senza sosta ascoltando i cittadini”.
Di Maio nel suo post spiega che “da oggi, se la situazione reddituale del nucleo familiare è diminuita rispetto al dato Isee di almeno il 25% o uno dei componenti del nucleo familiare nei 18 mesi precedenti ha perso il lavoro, si può richiedere Isee corrente e accedere al Reddito di cittadinanza se con il nuovo Isee si rispettano i requisiti“. “Stiamo rivoluzionando il sistema delle politiche attive e manteniamo gli impegni”, conclude il vicepremier. La fondamentale differenza introdotta dal decreto Crescita sta proprio in quella “o” che rende i due requisiti alternativi.
Il quadro di riferimento di partenza, infatti, stabiliva che l’Isee corrente poteva essere chiesto se si fosse verificata la concomitanza dei due eventi: da un lato, la situazione reddituale del nucleo familiare che subiva un’oscillazione negativa superiore al 25%. Dall’altro, la variazione della situazione lavorativa di almeno uno dei componenti il nucleo familiare, avvenuta nei 18 mesi precedenti la richiesta. Adesso, invece, con il decreto Crescita i requisiti diventano “alternativi e si aggiunge un’ulteriore opportunità rispetto a quelle originarie e che migliora la situazione per i richiedenti”, spiega in una nota il ministero del Lavoro. Se, infatti, per richiedere il reddito di cittadinanza si doveva far riferimento all’Isee presentato l’anno precedente, chi aveva appena perso il lavoro non rientrava nei requisiti necessari. Al contrario, la valutazione delle domande sulla base del reddito corrente consentirà ai disoccupati da oltre 18 mesi, in presenza degli altri requisiti, di ottenere il reddito di cittadinanza.
Sulla doppia opzione di calcolo, infine, annota ancora il ministero del Lavoro, il Decreto crescita ha modificato il comma 4 dell’articolo 10 del Decreto legislativo 147/2017 secondo cui per il calcolo dell’Isee ordinario devono essere considerati i patrimoni e i redditi del secondo anno precedente. “Dall’entrata in vigore della norma, la richiesta potrà riferirsi a quelli del primo anno precedente se più convenienti per i cittadini. In questo modo, in virtù del nuovo scenario normativo, si risolvono i problemi per i richiedenti il reddito di cittadinanza che avevano lavorato nel 2017 cui, di fatto, era precluso l’accesso al beneficio”, dice ancora il ministero del Lavoro.
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Giustizia & Impunità
L’Italia arresta e poi scarcera il comandante libico accusato di torture dalla Corte dell’Aja. Tutti i dubbi sul ruolo del ministero di Nordio
Zonaeuro
Von der Leyen a Davos invoca l’unità europea e si appella a Trump: ‘Negoziamo, rompere non conviene’. Zelensky: ‘Ue si dia una mossa, alzi la voce con gli Usa’
Politica
Ucraina, M5s e Avs: “Stop all’invio di armi, no agli attacchi in Russia”. Ma Pd: “Rispettare impegni presi”
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Perchè il capo della polizia giudiziaria libica Almasri arrestato sabato a Torino, per la Corte Penale Internazionale colpevole di crimini di guerra e contro la dignità umana, è stato scarcerato e rimandato in Libia? È una pagina inquietante, il governo deve spiegazioni". Così su X Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Meloni non doveva fare la guerra in tutto il globo terracqueo ai trafficanti di esseri umani e arrestarli? Oggi invece ha liberato il trafficante e torturatore libico Almasri Habish e lo ha rimandato in Libia, nonostante un mandato di arresto della Corte penale internazionale. Che vergogna Giorgia Meloni". Lo dichiara il coportavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Rimaniamo in attesa della conferma ufficiale e della motivazione che ha portato alla scarcerazione del trafficante di esseri umani libico arrestato nei giorni scorsi a Torino". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.
"Naturalmente se questo personaggio potrà lasciare tranquillamente l’Italia invece di essere consegnato alla Corte Penale Internazionale per essere giudicato sarà chiaro a tutti - alla CPI, all’Interpol, alla comunità internazionale e ai cittadini del nostro Paese - che l’attuale governo italiano, Meloni, Nordio, Piantedosi proteggono i trafficanti di esseri umani e i torturatori libici".
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "È gravissimo che il comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, arrestato domenica scorsa a Torino, sia stato rilasciato e rinviato in Libia, nonostante ci sia un mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Presentiamo una interrogazione urgente al ministro Nordio affinché venga a riferire in aula già nelle prossime ore”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "La vicenda della scarcerazione del generale Almasri è gravissima. Domani mattina chiederemo conto al Ministro Nordio in aula di questa scelta che a noi sembra assurda. Cosa c’è sotto?". Così Matteo Renzi sui social.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - “Per il ministro Salvini, dal primo di gennaio i ritardi ferroviari sono tutta colpa dell'eversione e del sabotaggio. Peccato che i dati dell’ultimo trimestre, senza catene sulla linea, senza sabotaggi, senza esposti, dicano che il 72 % dei treni ad alta velocità è arrivato in ritardo, che il Frecciargento Bari - Roma non è mai arrivato in orario e che il Frecciarossa Reggio Calabria - Milano ha avuto un ritardo medio di 46 minuti, con picchi di 468 minuti". Lo ha dichiarato Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, rispondendo all’informativa del ministro Salvini sul trasporto ferroviario.
"I rimborsi complessivi dovuti a Trenitalia per ritardi dei treni sono superiori a 100 milioni di euro l'anno: circa 8 milioni e mezzo di euro al mese. Davanti a questa situazione emergenziale, ancora una volta il Ministro evita di discutere in aula la sua strategia dei trasporti. Avremmo voluto sapere dal Ministro se conferma la scelta di aumentare l’offerta dell’alta velocità, atteso il fatto che questo aumento contrae la possibilità di manutenzione ordinaria e quindi la prevenzione dei guasti".
"Soprattutto perché, se su quella stessa rete si pensa di mettere un terzo operatore, l'usura sarà ulteriormente esasperata. È su questo che avevamo chiesto un'informativa del Ministro: sui ritardi, sui guasti, sui disagi, sulle strategie per le politiche del trasporto pubblico in Italia, non sugli esposti sacrosanti. Ancora un’occasione perduta”.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perché Almasri è stato scarcerato e lasciato andare". Così la segretaria del Pd Elly Schlein