“Imbarazzante e indegno”. Così la senatrice olandese Tineke Strik definisce il “comportamento di tutti gli stati membri del Consiglio d’Europa nei confronti di quanto sta accadendo alla Sea Watch 3″. Strik è l’autrice del Rapporto contro le politiche e pratiche di respingimento attuate dai Paesi dell’organizzazione appena approvato dall’assemblea. La parlamentare chiama in causa anche il suo Paese, l’Olanda: “È imbarazzante che il governo olandese eviti qualsiasi responsabilità per le persone sulla Sea Watch 3 e che da mesi cerchi di togliere la bandiera olandese a questa imbarcazione”.
Nel rapporto stilato sui respingimenti stilato per il Consiglio d’Europa – che è un organismo internazionale non direttamente collegato con l’Unione europea, composto da 47 Stati, tra cui Russia e Turchia – la relatrice afferma chiaramente che gli Stati dovrebbero collaborare con le ong invece di ostacolarle.
A Strik l’assemblea affida da anni la stesura dei rapporti sulle politiche migratorie e le tragedie nel Mediterraneo. La parlamentare è stata molto critica anche con l’Unione europea: “Lasciano che l’Italia faccia il lavoro sporco”. Spiega infatti che gli accordi con la Libia sono pagati con fondi dell’Ue e che quanto accade nel Mediterraneo fa parte di una politica scelta in modo consapevole.