Come ogni estate anche quest’anno si è già ripresentato il problema delle case-truffa. Specchietti per le allodole caricati su piattaforme di abitazioni o, più spesso, direttamente su gruppi Facebook, per spillare soldi ai meno attenti. Riconoscere questi annunci fake non è sempre semplice, anche se la Polizia Postale da anni diffonde vademecum per evitare di essere truffati. Ad esempio, come abbiamo già detto, è più sicuro utilizzare metodi di pagamenti tracciabili. Ma le “regole d’oro” sono tante. È buona prassi richiedere, oltre alle foto già messe a disposizione, ulteriori dettagli o ulteriori scatti. Se possibile buona norma è anche quella di conoscere prima l’inserzionista, magari di persona, verificando l’esistenza dell’immobile. Fondamentale è poi non fornire mai i documenti via mail. Si possono fornire dati per via telematica ed integrarli poi, di persona, con eventuali copie di carta d’identità o codice fiscale. Non da ultimo: verificare il prezzo. Se un immobile ci sembra particolarmente conveniente per la stagione è d’obbligo fare delle verifiche, contattando strutture concorrenti e paragonando i prezzi.

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