L’immunità penale garantita ai commissari di Ilva è “un privilegio” e come tale “il Parlamento, che è sovrano, lo ha eliminato“. Parola del premier Giuseppe Conte che in conferenza stampa al G20 di Osaka prende posizione sullo scontro tra il suo vice Luigi Di Maio e ArcelorMittal, la società diventata proprietaria dello stabilimento siderurgico tarantino. Un tema che ha diviso la stessa maggioranza, visto che Matteo Salvini ha più volte chiesto “garanzie” sul fatto “che non si stia mettendo a rischio 15mila posti di lavoro”, irritando il capo politico M5s che ha replicato: “Danneggia la trattativa”. Divergenze tra Lega e Cinquestelle che restano. Oggi da una parte infatti il Guardasigilli Alfonso Bonafede ribadisce che per l’ex Ilva “non ci sarà l’impunità penale, perché non c’è nessuno che può pensare di lavorare sottraendosi alla legge“. Di parere diverso è invece il sottosegretario Giancarlo Giorgetti: “Se il governo ha assunto un impegno in sede di negoziazione, diventa complicato e disdicevole non mantenerlo”, ha detto ospite de L’Intervista di Maria Latella su SkyTg24.
“Non conosco esattamente il dossier, lo conosce Di Maio e sa come può essere gestito“, ha poi aggiunto il sottosegretario leghista, per evitare lo strappo. Di Maio ha convocato per il 9 luglio il tavolo di monitoraggio dell’accordo sindacale, dopo l’annuncio della cassa integrazione e lo scontro sull’immunità penale. Geert van Poelvoorde, ceo europeo di ArcelorMittal, ha annunciato la volontà dell’azienda di non proseguire l’esperienza nell’acciaieria di Taranto se il governo italiano non muterà il proprio orientamento sulla fine dell’immunità penale, contenuta in una norma del decreto Crescita approvato definitivamente al Senato e che scatterà a settembre. Una mossa che il vicepremier pentastellato ha definito “un ricatto”.
A sposare la linea di Di Maio ora è chiaramente anche il capo del governo. “Pensare che si possa gestire un’azienda solo a condizione di avere un’immunità penale è un privilegio”, ha detto Conte da Osaka. Era “un’eccezione, su cui è intervenuto il Parlamento e ha eliminato l’eccezione. Ripeto: il Parlamento è sovrano, io confido solo che gli investitori non abbiano affidato le loro valutazioni di investimento a questa regoletta“, ha aggiunto il premier. “Mi auguro che le preoccupazioni” sull’Ilva “rientrino”, ha poi proseguito. “So che la questione è seguita con molta attenzione dal vicepresidente Di Maio – ha voluto sottolineare in chiusura – che all’Ilva sta dedicando tantissime energie con molta generosità, sin dall’inizio”. Conte ha avuto al G20 un bilaterale con il premier indiano Modi (Arcelor Mittal è indiana) e lo ha invitato a fare tappa a Roma in agosto, quando sarà in Europa per il G7 di Biarritz.