I fronti della trattativa erano già stati anticipati alla vigilia dell’incontro. E ora, al margine del G20, i presidenti cinese Xi Jinping e statunitense Donald Trump hanno raggiunto una tregua nella guerra commerciale, con Washington che ha promesso di congelare nuovi dazi e dichiarato che i negoziati sono “di nuovo in pista”. Il ‘cessate il fuoco’ è arrivato nell’atteso incontro fra i leader delle due grandi economie a margine del summit in Giappone. Trump ha descritto il colloqui a Osaka come “un incontro molto buono, direi persino eccellente”, seppure non sia stato messo sul tavolo alcun calendario. Poco è stato reso noto su ciò che è stato concordato, ma l’americano ha confermato di essersi impegnato a non imporre nuovi dazi sulle esportazioni di Pechino e che entrambi sono d’accordo a continuare il dialogo.

“Non aggiungeremo” altri dazi, “lavoreremo con la Cina sul punto a cui siamo rimasti per vedere se possiamo trovare un accordo”, ha detto Trump in conferenza stampa, “continueremo a negoziare“. Prima dell’incontro, gli esperti avevano annunciato che un accordo era improbabile, mentre era prevedibile una tregua per evitare le reciproche ritorsioni. I colloqui erano stati bruscamente interrotti a maggio e Washington aveva minacciato d’imporre nuove tasse alle importazioni, che avrebbero colpito in toto 500 miliardi di dollari in beni cinesi comprati ogni anno dagli Usa. Prospettiva che ora sembra allontanarsi. Nella dichiarazione finale, i leader del G20 hanno sottolineato che “le tensioni commerciali e geopolitiche si sono intensificate”, riprendendo il freddo linguaggio usato in precedenza dai loro ministri delle Finanze: nessuna condanna del protezionismo, come era stato marchio per il G20 ma di cui Trump non vuole sentir parlare. Tra Usa e Cina intanto le divergenze sono profonde: i primi vogliono ridurre il loro deficit commerciale, la seconda non vuole rinunciare alle proprie ambizioni tecnologiche.

Trump sin dall’arrivo al G20 ha usato un tono conciliante e si è detto pronto a un accordo “storico” con la Cina. Xi gli ha da parte sua affermato che il dialogo è meglio dello scontro. L’americano ha anche aggiunto che con Xi ha parlato anche della compagnia Huawei, dicendo che una soluzione potrebbe dover attendere le ultime fasi dei colloqui. Washington ha vietato la compagnia cinese per le preoccupazioni sulla sicurezza e Pechino vuole che quel bando sia revocato, nel futuro accordo commerciale. Trump a Osaka ha evocato vagamente un possibile allentamento delle restrizioni. Intanto, venerdì l’Ue e il blocco sudamericano Mercosur hanno raggiunto un accordo commerciale su cui lavoravano da 20 anni. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, lo ha elogiato come un “forte messaggio” a favore del “commercio basato sulle regole”. La ratifica sarà tuttavia complessa, vista la preoccupazione degli agricoltori europei per un afflusso di prodotti sudamericani, soprattutto brasiliani, e l’opposizione dei gruppi ambientalisti.

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