"Marzullo mi ha detto che non avrei partecipato alla trasmissione se non avessi tolto la maglietta. Ho risposto che non avrei accettato censure", ha raccontato a Repubblica il docente de La Sapienza
Censurato in Rai da Gigi Marzullo per aver indossato una maglietta con la scritta “Mediterranea saving humans”, logo dell’ong impegnata nel salvataggio dei migranti che tentano la traversata in mare dalla Libia. È quanto denuncia in un’intervista a Repubblica il professor Pino Schirripa, docente di Antropologia all’università Sapienza di Roma. Il docente calabrese era stato invitato come ospite nella trasmissione Rai “Cinematografo“, condotta appunto da Gigi Marzullo, ma quando ha fatto il suo ingresso negli studi di via Teulada la sua t-shirt non è passata inosservata.
“Al momento di entrare in studio, già con il microfono addosso, prima alcuni addetti dello staff poi lo stesso Marzullo mi hanno chiesto di togliere la maglietta. Mi hanno detto che in Rai non si possono esibire loghi commerciali – ha raccontato Schirripa -. Ho risposto che il marchio era semplicemente umanitario: insomma, non ero lì a vendere prodotti. Marzullo mi ha detto che non avrei partecipato alla trasmissione se non avessi tolto la maglietta. Ho risposto che non avrei accettato censure. Sono stato accompagnato fuori. Con la solidarietà di tanti tecnici della Rai che sono venuti a stringermi la mano. Alcuni mi hanno invitato a raccontare quello che è successo e a riferire che sono dalla mia parte”.
Il professore spiega poi di averlo fatto “apposta. Volevo capire se oggi è ancora possibile far passare messaggi di umanità, specie quando abbiamo negli occhi le immagini della Sea-Watch. Salvare vite umane è un concetto semplice, che non può essere messo in discussione. E invece è diventato quasi un argomento pericoloso da affrontare. Ci rendiamo conto che stiamo discutendo del fatto se sia corretto o meno esprimere il proprio pensiero?”.