I"l governo sta qui per governare e fare, ci rinviano la procedura d’infrazione ed è buona cosa ma non si può sempre rinviare. L’auspicio è che nelle prossime settimane si faccia chiarezza per capire cosa deve fare l'Esecutivo", ha detto il sottosegretario della Lega ai microfoni di Maria Latella, a L'Intervista di Sky tg 24
Giancarlo Giorgetti farà il commissario europeo? “Io non sono interessato e probabilmente non sono adatto a farlo, non succederà”. Usa solo dieci parole il numero due della Lega per escludere ogni suo futuro in Europa. Lo fa ai microfoni di Maria Latella, a L’Intervista di Sky tg 24. Un colloquio durante il quale il sottosegretario si è focalizzato sulla procedura d’infrazione aperta dalla Commissione Ue nei confronti di Roma. “Il governo sta qui per governare e fare, ci rinviano la procedura d’infrazione ed è buona cosa ma non si può sempre rinviare. L’auspicio è che nelle prossime settimane si faccia chiarezza per capire cosa deve fare l’Esecutivo”, ha detto Giorgetti. “Non dico che si deve votare a settembre ma il governo deve andare avanti, ci dicano se la flat tax si può fare, siamo qui per fare. Noi vogliamo semplicemente capire se le cose che il governo vuole fare, la flat tax e la riforma fiscale si possono fare o no. Se il rinvio della procedura d’infrazione è un escamotage per portarci in un terreno dove le riforme non si possono fare, non ci sta bene”.
Un concetto, quello del rinvio della procedura, sul quale il numero due di Matteo Salvini ha insistito più volte. “Il rinvio è come quando a scuola si viene rimandati a settembre. Evitarla senza infingimenti: è quello che sta facendo Conte a Osaka”. Sul futuro dell’esecutivo, Giorgetti non è esattamente ottimista: “Le nubi sul governo si addensano, ci sono già. Quello che sicuramente si deve fare anche se la procedura viene rinviata è che Conte, Di Maio e Salvini si guardino nelle palle degli occhi e dicano in modo inequivocabile se si vuole fare la flat tax sì o no. La procedura magari viene rinviata ma questo chiarimento nel governo è inevitabile”. E se l’esecutivo dovesse cadere? “Il governo tecnico – dice il vicesegretario del Carroccio – non sta né in cielo né in terra, sarebbe una disgrazia per il Paese e contro la volontà dell’elettorato”.
Il sottosegretario alla presidenza del consiglio ha commentato anche la proposta del M5s di revocare la concessione ad Autostrade: “La procedura penale è in corso ed è in corso anche quella amministrativa per inadempimento contrattuale: quando saranno terminate si dovrà rispettare quella decisione”, dice Giorgetti, secondo il quale”prendere decisioni prima non ha molto senso”. A questo punto è opportuno che Atlantia entri in Alitalia? “Èassolutamente inopportuno intavolare negoziati di questo tipo con soggetti con cui sei in contenzioso. A me sembra improponibile e da evitare”. Il numero due del Carroccio è stato interpellato anche sui recenti fatti della Sea Watch a Lampedusa: “Quello che è avvenuto è esattamente quello che in qualche modo prefigurava, auspicava il decreto sicurezza voluto da Salvini. Abbiamo multato la nave, è stata sequestrata, giustamente è stata arrestata anche questa signorina, perché ha messo a rischio la vita non semplicemente dei passeggeri della sua nave ma anche dei finanzieri, che io ringrazio”, ha detto Giorgetti. La vicenda Sea Watch farà nascere un caso con l’Olanda? “Il caso c’è già – dice il sottosegretario – Noi abbiamo cercato di far rispettare le leggi italiane anche quelle del buon senso, che dovrebbero essere di tipo internazionale. Questo tipo di prepotenza non può essere coperta da nessuno, tanto meno da Stati sovrani“.