Massimo sostegno alla capitana Carola Rackete è arrivato dagli esponenti del Pd, tra cui i sindaci Sala e De Magistris, ma massima solidarietà è stata espressa anche dal fondatore di Emergency Gino Strada. Di tutt'altro avviso invece Forza Italia e FdI, con Giorgia Meloni che ha attaccato i parlamentari saliti a bordo della nave e Maurizio Gasparri che ha parlato addirittura di "strage" sfiorata
“Un ministro che esulta per l’arresto di una donna che salva le vite è uno spettacolo non certo degno di un Paese come il nostro che ha sempre combattuto per la solidarietà”. Così il deputato di LeU Nicola Fratoianni ha commentato le parole del ministro dell’Interno Matteo Salvini che ha definito “criminale” quanto fatto da parte di Carola Rackete, la 31enne capitana della nave Sea Watch che poco dopo le 2 di notte ha forzato il blocco della Guardia di Finanza attraccando nel porto di Lampedusa e facendo sbarcare i 42 migranti a bordo da 17 giorni. Fratoianni ha seguito tutta la manovra a bordo della nave dove era salito giovedì assieme ai colleghi parlamentari dell’opposizione Matteo Orfini, Riccardo Magi, Graziano Delrio e Davide Faraone.
“Il governo ha scelto di far crescere la tensione, ha scelto di giocare una partita squallida sulla pelle di 42 esseri umani. C’era l’accordo per la redistribuzione dei migranti eppure non sono stati fatti sbarcare ‘in 5 minuti’ come aveva promesso Matteo Salvini”, ha rilanciato il deputato Pd Matteo Orfini. “Abbiamo a che fare con gente così, persone che non si fanno scrupoli a giocare con la vita delle persone, a creare pericolo e insicurezza per poi specularci sopra”. E il compagno di partito Davide Faraone: “Tutta questa situazione è colpa di una sola persona, Matteo Salvini. Il comportamento criminale è il suo. Salvini è un criminale. E quelli che gridavano frasi vergognose contro di noi erano militanti di Salvini, che lo rappresentano degnamente. Ci hanno gridato ‘quei negri devono stuprare le vostre mogli‘ e questa era una delle frasi più leggere che abbiamo sentito, ma noi li denunceremo uno per uno.
Contro il vicepremier si è schierato anche l’ex ministro dei Trasporti Graziano Delrio: “Come sapete in caso di stato di necessità si possono anche violare le leggi – ha detto -. Il capitano è responsabile dell’incolumità di tutte le persone che sono a bordo, va rispettata la sua scelta, come il percorso che farà la giustizia”. E l’ex presidente della Camera Laura Boldrini: “Chi salva vite umane normalmente viene premiato Carola Rackete invece è stata arrestata e c’è anche chi, come un Salvini qualsiasi, riesce a esultare”. “Completa e totale solidarietà alla nave Sea Watch” è stata espressa invece dal fondatore di Emergency Gino Strada che ha detto che “la disobbedienza civile è da perseguire di fronte a queste istituzioni che si comportano in modo che non potrei altro che definire fascista – ha detto -. Noi ci impegneremo per cercare di risolvere con la pressione di massa questo problema drammatico, perché oggi sul banco degli imputati c’è chi vuole aiutare”.
Di tutt’altro avviso è invece il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, che ha parlato addirittura di possibile “strage” dei militari della Guardia di Finanza impegnati nel tentare di impedire l’approdo della Sea Watch: “L’atto criminale della Sea Watch è raccapricciante – ha detto -. La nave poteva uccidere dei militari della Guardia di Finanza e a bordo c’erano dei politici italiani. Una condotta inaudita. Potevano essere coinvolti in una strage di militari italiani impegnati a difendere la legalità”. Non solo, Gasparri si è scagliato poi contro i parlamentari saliti a bordo della nave: “I politici che erano a bordo, mentre potevano essere uccisi da quella nave dei militari italiani, hanno compiuto un atto vergognoso, di vero e proprio tradimento della nazione italiana”. E Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia: “Come previsto alla fine la Sea Watch ha fatto come voleva e ha attraccato al porto di Lampedusa. Questa volta addirittura forzando l’alt della Guardia di Finanza e mettendo in pericolo i suoi stessi passeggeri e le nostre Forze dell’Ordine, il tutto con la complicità di parlamentari italiani vergognosamente schierati con chi viola le leggi dello Stato. Cosa altro deve subire l’Italia?”. Più moderato invece il portavoce degli azzurri Giorgio Mulè, che in un post su Facebook ha detto che “non c’è nessun vincitore nella vicenda #SeaWatch. Perdono tutti a Lampedusa: un’Europa miope ed egoista, lo Stato italiano costretto a contestare la ‘resistenza a una nave da guerra’, i migranti, la sinistra che non distingue il senso di umanità dal senso del giusto”.
“Nel momento in cui la Sea Watch attracca a Lampedusa è normale che la comandante sia arrestata. Personalmente, io avrei preferito far accompagnare la Sea Watch in acque internazionali da una nave della marina militare, ma quando entra in porto questo non è più possibile”, ha commentato il ministro per le Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo in quota Lega Gian Marco Centinaio.
I sindaci Pd Beppe Sala e Luigi De Magistris in sostegno della capitana – “Quando sin arriva a questi punti si è veramente andati oltre, perché obiettivamente quelle persone rischiano la vita. Trovo veramente disdicevole che ce la si prenda con 40 persone”. A dirlo è il sindaco di Milano, Giuseppe Sala secondo cui Carola Rackete “ha fatto quello che riteneva di fare, che ha fatto il suo dovere e che si è presa i suoi rischi”. Come lui anche il primo cittadino di Napoli Luigi De Magistris che oggi ha organizzato anche un corteo a mare in favore dell’accoglienza: “L’arresto della comandante Rackete di fronte al dilagare della corruzione e delle mafie nel nostro Paese è uno schifo. Mi schiero non solo da sindaco, da cittadino, da abitante del pianeta, ma anche da magistrato – aggiunge – È uno schieramento giuridico di fronte a una legge interpretata in maniera imbarazzante perché esistono convenzioni dei diritti umani, leggi internazionali, giurisprudenza internazionale e la Costituzione che ci dicono che le persone in mare vanno salvate, che c’è il diritto di asilo”.