Cinquantacinque persone provenienti dalla Libia sono state soccorse dalla Guardia costiera e dalla Guardia di Finanza. Erano a bordo di un barcone soccorso al largo di Lampedusa, proprio mentre l’isola è al centro del caso Sea Watch.
L’imbarcazione è stata avvistata da Open Arms, la nave della Ong catalana che si trova al largo dell’isola in acque internazionali. Dalla Ong hanno dato subito l’allarme alle centrali operative di Malta e Italia, sottolineando che a bordo c’erano anche 4 bimbi, tre donne incinte e che i migranti presentavano un alto tasso di disidratazione in quanto sarebbero stati in mare da 3 giorni.
Alla richiesta di soccorso ha risposto l’Italia che ha inviato in zona una motovedetta della Guardia di Finanza. I migranti sono stati tutti recuperati e trasferiti sull’imbarcazione delle fiamme gialle: 11 di loro sono già arrivati a Lampedusa, con una motovedetta della Guardia Costiera in quanto avevano patologie mediche che richiedevano uno sbarco immediato. Gli altri, invece, verranno trasferiti in Sicilia, a Pozzallo o Licata.
#ULTIMAHORA
Localizada barca de madera procedente #Libia con 40 personas, 4 bebés y 3 embarazadas, con alto nivel de deshidratación tras 3 días de travesía. Les hemos atendido y activado a administraciones pertinentes para q se hicieran cargo.Ahora les escoltan hasta #Lampedusa pic.twitter.com/LDMHLIB1h9— Open Arms (@openarms_fund) 30 giugno 2019