Aveva detto di essere stata violentata mentre percorreva una pista ciclabile a Bolzano, lungo l’Isarco, per tornare da scuola. I giornali scrissero che la polizia seguiva la pista delle confraternite nigeriane. In piazza erano stati organizzati sit-in e manifestazioni, naturalmente con la partecipazione di alcune forze politiche. Ma la 15enne, presunta vittima, non è mai stata stuprata: si è inventata tutto, lo ha fatto per attirare le attenzioni del fidanzato. Lo fa sapere la Procura del capoluogo altoatesino che in questi giorni ha concluso le indagini preliminari.
Nel corso degli accertamenti – si legge in una nota – la ragazza ha spontaneamente dichiarato al pm e alla psicologa consulente che si è trattato di una dichiarazione non veritiera senza però valutare la dimensione che la vicenda avrebbe potuto assumere. “Le dichiarazioni della ragazza minorenne – prosegue la Procura – sono riscontrate dagli elementi acquisiti nel corso delle indagini preliminari, in particolare dall’esito degli accertamenti tecnici della polizia scientifica”. La Procura precisa infine che “stante la delicatezza del caso e per tutelare la giovane non sarà convocata nessuna conferenza stampa”.