Torrenziale attacco al vetriolo del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, all’indirizzo del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nel corso di una conferenza stampa indetta dal primo cittadino partenopeo a Palazzo San Giacomo per spiegare le motivazioni che l’hanno spinto ieri a disertare la conferenza stampa di presentazione delle Universiadi.
De Magistris spiega i suoi meriti per la scelta di Napoli come sede delle Universiadi e pronuncia la prima bordata al politico del Pd: “In queste ore la città ha subito una grave violazione dei canoni di correttezza diplomatico istituzionale. Dobbiamo ringraziare chi ha messo delle risorse pubbliche per questo evento? Certo che sì, ma nella misura corretta in cui si dice alle persone che ricoprono degli incarichi pubblici e che gestiscono fondi europei e nazionali, destinati alla città: ‘Ti ringrazio, ma potevi fare molto meglio e molto prima senza farci arrivare fino ad agosto. E potevi raccontare che non erano soldi della tua tasca, soldi spesi anche male’”.
E rincara: “Basti pensare alla comunicazione. Noi abbiamo manifesti di propaganda rispetto ai quali Ceausescu sembra quasi un umile democratico di quartiere. Uno a Londra, a Berlino e a Parigi si sarebbe aspettato manifesti con la scritta “Napoli Universiadi 2019”. Noi daremo una targa a questa persona (Vincenzo De Luca, ndr) e gli diremo che ha usato i fondi europei, che forse avrebbe dovuto programmare insieme agli enti locali, come dice la legge”.
Il sindaco prosegue: “Non abbiamo mai consentito a nessuno di metterci le mani in testa. Chi ha i soldi non può pensare di tenere sotto scacco la città. Anche ieri è accaduta una cosa senza precedenti, un episodio che non abbiamo visto neanche ai tempi di Berlusconi, Renzi o Gigino Cesaro: da un evento così importante per una città è stata tenuta fuori la città. Eppure, noi non abbiamo fatto mancare tutto il nostro impegno. Se ragionassi come loro, basterebbe un pulsantino per mettere completamente in crisi tutto l’evento. E invece abbiamo alzato il livelllo diplomatico-istituzionale e abbiamo fatto capire che senza le donne, gli uomini, il sindaco, l’amministrazione di Napoli non si muove un battito di ali di farfalla”.
E aggiunge, rimbrottando anche i giornalisti presenti alla conferenza stampa: “Ieri la declinazione era: le Universiadi sono merito esclusivo dell’imitatore di Ceausescu, tutti i problemi della città di Napoli sono colpa del sindaco. Vogliamo parlare dell’ilarità di alcuni vostri articoli, in cui si diceva che il sindaco voleva trasformare la Mostra d’Oltremare in un campo rom? Solamente una mente bacata può scrivere cose di questo tipo. Avremmo, invece, riqualificato la Mostra d’Oltremare, avremmo avuto un villaggio atleti sicuro e non avremmo avuto il centro della città completamente congestionato. Invece, abbiamo dovuto lottare contro i capricci, una cosa surreale”.
De Magistris si congeda con alcune battute sull’afa canicolare. Poi ringrazia la Fisu e puntualizza: “Al signore del capriccio, nonostante i suoi capricci, il denaro pubblico non speso bene e una cattiva comunicazione, stiamo consegnando una città che risponde. Vi saluto con un sorriso. E dedico questo sorriso non solo agli amici, ma anche ai portatori di capricci. Quindi, io sarò sempre disponibile a tendere la mano a tutti. E il 3 luglio tenderò la mano anche al presidente della Regione”.