La protesta del deputato di Fratelli d’Italia sul dress code delle colleghe, a suo dire troppo scollato e poco idoneo nonostante il caldo, fa discutere la Camera quasi più dei provvedimenti politici. Dopo che Federico Mollicone si è ufficialmente lamentato in Aula e ha deciso di fare un post su Facebook (con tanto di gallery poi rimossa dalla pagina), il tema è stato al centro del dibattito parlamentare del 3 luglio. Contro il deputato ha preso la parola l’ex presidente della Camera Laura Boldrini (Leu): “Come se le donne”, ha detto, “debbano compiacere il senso estetico dell’onorevole, che si autoincarica di fare il moralizzatore”. Per il democratico Carmelo Miceli: “Così si umiliano le colleghe”. Per la vicepresidente M5s Maria Edera Spadoni: “Non spetta a un deputato decidere. Se modificare il dress code lo decide l’ufficio di presidenza”. Una discussione da cui non si è sentito esente neppure il ministro dell’Interno: “Troppo scollate? A me non dispiace”, ha detto Matteo Salvini.

Mentre i parlamentari discutevano, è intervenuto il presidente della seduta Ettore Rosato che ha chiuso dicendo che le regole non sono state violate: “L’ufficio di presidenza”, ha detto, “non ha mai riscontrato alcuna violazione del nostro Regolamento” in materia di codice di abbigliamento per le deputate. Insomma, capitolo chiuso.

Il post di Mollicone su Facebook e la gallery cancellata – “Benvenuti a Montecitorio beach“, ha scritto su Facebook Mollicone, denunciando il modo di vestire “non adeguato” delle deputate alla Camera. Il 2 luglio il parlamentare si è tolto la giacca in Aula come gesto simbolico per protestare sul fatto che il dress code vale solo per gli uomini, ai quali il regolamento impone di stare in giacca e cravatta. “I temi – si legge nel post – sono rispetto per l’Aula e pari opportunità…poi ognuno si veste come preferisce, ma se gli uomini – giustamente – non possono stare in Aula senza giacca, credo che anche le colleghe possano indossare almeno una camicetta o una maglietta. O no? Così… detto con leggerezza senza acrimonia…dopo essermi tolto la giacca in Aula come gesto simbolico ed essermi beccato un richiamo formale dal Presidente Rosato”. Al post aveva allegato anche le foto – poi rimosse – di alcune parlamentari in abiti, secondo lui, non idonei al luogo.

Il deputato Pd Miceli: “Non spetta a lui giudicare. Chieda scusa”. Boldrini: “Le donne si vestono come vogliono”
Oggi la protesta è uscita dai social ed è tornata a Montecitorio, dove alcuni parlamentari sono intervenuti in merito alla questione del dress code per le deputate. Il deputato del Partito democratico Carmelo Miceli si è schierato così contro Mollicone: “Nel giorno in cui l’Europa ha premiato Sassoli, e due donne a due ruoli così importanti, alla guida della Commissione Ue e BCE”, ha detto, “accade anche che un parlamentare decida di umiliare delle colleghe. Spetta alla presidenza e agli uffici che la coadiuvano sancire se dei vestiti siano o meno consoni ad un’Aula, e non all’onorevole Mollicone, che si permette di pubblicare online delle foto delle parlamentari, mostrandone anche il volto su Facebook. Chieda scusa e le donne di Fdi si dissocino”.

A intervenire è stata anche l’ex presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini: “Se qualcuno è titolato al decoro dell’Aula non è il singolo deputato. Le donne devono potersi vestire come vogliono, non è in base al vestiario che si valuta la loro capacità di svolgere il proprio lavoro di parlamentare. Come se le donne debbano compiacere il senso estetico dell’onorevole Mollicone, che si autoincarica di fare il moralizzatore. Anche i colleghi uomini a volte interpretano la moda in modi discutibili”.

 

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