Nello schema di gioco che ha portato all’accordo all’unanimità (a parte l’astensione della Germania per motivi di politica interna) per il rinnovo delle cariche dei vertici delle istituzioni europee a sorpresa l’Italia potrebbe mantenere la poltrona di presidente del Parlamento Europeo. E non con un esponente espressione dei due partiti che compongono la maggioranza di governo, che in Europa appartengono o a gruppi minoritari (la Lega) o addirittura ancora senza gruppo (il M5s). Ma con un rappresentante del Partito Democratico: il candidato del Pse a presiedere l’assemblea di Strasburgo è David Sassoli, ex giornalista, vicedirettore e conduttore del Tg1, ormai eurodeputato dal 2009. “Mi candido perché credo che l’Europa sarà più forte solo con un parlamento europeo in grado di giocare un ruolo più importante. – ha detto Sassoli – Dobbiamo essere tutti, comunque la pensiamo, impegnati nel costruire la casa della democrazia europea e questo parlamento deve essere la casa della democrazia europea”. “Dobbiamo – continua – restituire la fiducia reciproca fra cittadini ed istituzioni e servirà tutta la nostra ambizione ed il nostro coraggio per affrontare le grandi sfide del cambiamento climatico, della giustizia sociale, del governo delle politiche migratorie, della crescita e delle condizioni di pari opportunità e dei diritti per tutti“.
Sassoli è stato votato dal gruppo dei Socialisti e Democratici all’Eurocamera (“un voto difficile ma a larga maggioranza” l’ha descritto il neoeletto Carlo Calenda) e oggi partirà da favorito. Infatti le altre famiglie europee che comporranno la maggioranza che sosterrà in Parlamento la Commissione guidata da Ursula Von der Leyen non presentano alcun candidato: né i Popolari (di cui la Von der Leyen è espressione) né i liberali (che hanno già ottenuto l’importante carica di presidente del Consiglio europeo con il premier belga uscente Charles Michel). Gli altri candidati, invece, appartengono tutti a gruppi minoritari: la verde tedesca Ska Keller, il conservatore ceco Jan Zahradil (di Ecr, il gruppo di cui fanno parte Fratelli d’Italia, Alternative für Deutschland, ma anche i Tories inglesi) e Sira Rego, eurodeputata della Sinistra che proviene dagli spagnoli di Izquierda Unida.
D’altra parte la linea sembrava tracciata già ieri. “Sappiamo – aveva detto il presidente uscente del Consiglio europeo, Donald Tusk – che sta al Parlamento decidere sui nomi del presidente. I leader vorrebbero un presidente del Parlamento dei socialisti democratici per la prima parte del mandato e del Ppe per il secondo. Ma tutti i leader hanno sottolineato che sta solo al Parlamento deciderlo”. La votazione sarà in mattinata. In caso di elezione Sassoli subentrerà come noto a un altro italiano, Antonio Tajani, dirigente di Forza Italia e del Partito Popolare europeo.