Quindici anni e quattro mesi di reclusione per truffa, associazione a delinquere, autoriciclaggio e abusivismo finanziario. Un’autentica stangata rifilata dal tribunale di Pordenone a Fabio Gaiatto, 44 anni, il trader di Portogruaro (in provincia di Venezia), arrestato a settembre 2018 per un colossale raggiro sul mercato dello scambio di valute. È stato il gup Eugenio Pergola a leggere il provvedimento, visto che il processo si è celebrato in camera di consiglio con rito abbreviato.

Più di mille i risparmiatori costituitisi parte civile dopo aver perso i loro soldi che avevano affidato alle società del gruppo Venice. Ma sarà difficile che possano recuperare qualcosa. Secondo l’accusa, Gaiatto sarebbe stato ai vertici di un’associazione per delinquere che ha commesso una serie di reati finalizzati a incassare il denaro, facendolo sparire in un abilissimo gioco di prestigioGaiatto assicurava che le somme sarebbero state investite sulla piattaforma Ig Market, ma i finanzieri hanno scoperto che solo l’1 per cento era stata utilizzata con quello scopo. Secondo la Procura si sono così volatilizzati circa 27 milioni di euro consegnati da 1.174 risparmiatori. Per la quasi totalità di loro, visto il danno patrimoniale di rilevante entità, si è proceduto d’ufficio. A costituirsi parte civile sono stati 1.081, ma le querele che nel frattempo continuano ad essere presentate sono numerose. Infatti, secondo una stima della Finanza, la raccolta abusiva ha raggiunto i 67 milioni di euro e i clienti raggirati sarebbero circa 2.700.

Secondo gli inquirenti di Pordenone, 11 milioni di euro sono stati erogati sotto forma di prestito a tasso zero a una settantina di investitori. Altri 4 milioni di euro sono serviti ad acquistare 18 immobili e palazzi in Veneto e Friuli. Da qui nasce l’accusa a Gaiatto anche di autoriciclaggio. E’ stato il procuratore della Repubblica in persona, Raffaele Tito, a tenere la requisitoria. Gaiatto è intervenuto per affermare che 10 milioni di euro gli sarebbero stati sottratti dai collaboratori. Il difensore, l’avvocato Guido Galletti, ha chiesto l’assoluzione per Gaiatto da quasi tutti i capi di accusa, tranne che per la raccolta abusiva dei risparmi fino al marzo 2016. Ma la tesi, secondo cui la truffa non esiste perché non furono messi in atto artifici e raggiri, non ha retto.

Gaiatto dovrà restituire il 100 per cento di quanto sottratto ai risparmiatori, con un’aggiunta del 30 per cento di danno non patrimoniale. Disposta la confisca dei beni, che però serviranno a coprire solo in parte il colossale danno. Tra i risparmiatori truffati anche il tennista Andreas Seppi, che aveva affidato 520mila euro a Gaiatto.

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