Il gup di Roma ha respinto la costituzione di parte civile del Comune di Roma Città Capitale nel processo al clan dei Casamonica che vede imputate 63 persone. Nei confronti degli imputati la Procura di Roma ipotizza accuse che vanno dall’associazione mafiosa dedita al traffico e allo spaccio di droga, all’estorsione, l’usura e detenzione illegale di armi. Secondo quanto spiegano le agenzie di stampa il giudice avrebbe detto no per un deposito tardivo dell’atto. Il Campidoglio potrà comunque presentare la costituzione di parte civile dopo un eventuale rinvio a giudizio in fase dibattimentale. Il giudice aveva già ammesso come parti civili la Regione Lazio e le associazioni Caponnetto, Sos Impresa e Ambulatorio anti-usura onlus.
Il consigliere comunale del Pd Marco Palumbo criticando il fatto che “si perda tempo anche sulla decisione di schierarsi contro i Casamonica“, ricorda che “esattamente un anno fa la stessa polemica aveva travolto la Giunta Raggi, colpevole di non aver presentato nei tempi la richiesta di costituzione del Comune di Roma parte civile nel processo che allora vedeva imputati alcuni Casamonica per i fatti del Roxy Bar“. Si tratta del locale in cui due esponenti del clan picchiarono il barista e una cliente disabile perché volevano essere serviti per primi.