“L’avviso di garanzia è relativo al caso della signora di Catania Alessandra Giordano, nostra associata. Mi telefonò dicendo che era disperata”. Lo racconta Emilio Coveri, presidente di Exit Italia, associazione che promuove il diritto all’eutanasia, che ha ricevuto un avviso di garanzia a Torino per il caso di una donna deceduta lo scorso marzo in una clinica svizzera che pratica il suicidio assistito. “Mi chiese come fare per andare in Svizzera. I suoi parenti però non l’avrebbero accompagnata o assecondata, allora io le ho solo consigliato di partire. Io non me la prendo con il giudice, aspetto che mi chiami per spiegargli ma non rinnego nulla, di sicuro non c’è stata istigazione al suicidio. Ci chiamano 90 persone disperate a settimana e noi possiamo solo dare informazioni. Ciò che ci amareggia è l’atteggiamento della famiglia: dove sta la carità cristiana qua?” ha spiegato il responsabile dell’associazione

 

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