Il corpo della piccola, recuperato dai sommozzatori, aveva ancora il cordone ombelicale. Le indagini affidate alla Squadra Mobile di Roma e al commissariato Spinaceto
Aveva ancora il cordone ombelicale la bimba trovata senza vita intorno alle 16 nelle acque del Tevere, all’altezza di Centro Giano. La piccola aveva indosso il pannolino quando un pescatore l’ha avvistata a pancia in giù sul bordo del fiume, vicino a un canneto e ha subito avvertito le forze dell’ordine. A recuperare il corpicino è stato il nucleo sommozzatori ‘Serra uno‘ dei vigili del fuoco del comando di Roma, che hanno provveduto a recuperare il cadavere della bimba e consegnarlo agli organi competenti. Sul posto gli uomini della squadra mobile, della Scientifica e gli agenti del commissariato Esposizione, che indagano per ricostruire le cause del decesso. Bisognerà attendere l’esame autoptico per capire se la piccola è morta per annegamento o per altri motivi. La polizia sta requisendo le telecamere di sorveglianza della zona. L’ipotesi è che l’episodio sia avvenuto nel pressi del luogo di ritrovamento. Inoltre, gli inquirenti cercano indizi battendo il fiume in risalita, soprattutto fra i tanti insediamenti abusivi che popolano le rive del fiume in quella zona.
In serata giunge la notizia che da un primo esame, per il medico legale la piccola avrebbe respirato prima di morire e sarebbe morta un giorno e mezzo circa prima del ritrovamento. La salma è affidata all’autorità giudiziaria che disporrà l’autopsia nelle prossime ore. Si indaga per omicidio