La Guardia di Finanza nei giorni scorsi ha provveduto a chiudere i portali tramite cui venivano effettuate frodi agli automobilisti, convinti di contrarre sul web polizze vantaggiose, in realtà non attive. Ecco un vademecum per non farsi truffare
Solo pochi giorni fa sono stati chiusi dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza ben 222 siti di assicurazioni online fuorilegge: un fenomeno dilagante, nato più o meno contemporaneamente al mercato delle polizze online. A essere truffati contraenti convinti di aver sottoscritto una copertura assicurativa vantaggiosa per i propri beni ma che, in realtà, non ne avevano alcuna realmente attiva.
Le frodi erano fatte a regola d’arte e prevedevano l’utilizzo indebito dei loghi delle più note compagnie di assicurazione, con tanto di indicazione del numero Rui (Registro Unico degli Intermediari assicurativi) contraffatto. L’indagine, oltre all’oscuramento dei portali web, ha consentito di identificare 74 persone coinvolte nel raggiro e di eseguire perquisizioni nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili del reato di esercizio abusivo dell’attività di intermediazione assicurativa e truffa aggravata. Ecco quindi un utile vademecum per difendersi dalle truffe assicurative online, stilato da Facile.it, noto portale di comparazione polizze.
In primis è bene rivolgersi solo e soltanto a siti web sicuri. Questi ultimi devono avere un indirizzo che inizi con “https” e non con “http”: il primo presuppone la crittografia e l’autenticazione dei dati trasmessi in modo da garantire l’identità delle parti e la necessaria riservatezza dei dati stessi. Se il miglior preventivo arriva da una compagnia sconosciuta o sospetta, è meglio accertarsi che la stessa sia inserita nell’elenco delle compagnie autorizzate ad operare in Italia. Una verifica che si può portare a termine tramite il sito dell’IVASS (https://www.ivass.it/consumatori/proteggi/index.html), l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni.
È inoltre necessario rimanere sempre sui canali di comunicazione ufficiale: pertanto, è bene diffidare delle compagnie che richiedono la trasmissione di dati solo tramite sistemi di messaggistica telefonica (come WhatsApp e simili). Ciò è un assoluto campanello di allarme. Principio che vale anche per il pagamento della polizza: mai farsi convincere a saldare il premio richiesto utilizzando metodi di pagamento non tracciati. Come spiega Facile.it, “la ricarica di carte prepagate o servizi di trasferimento di denaro come Western Union o Money Gram non sono stati creati per questo e, non essendo tracciati, non garantiscono la sicurezza del pagante”. Si devono, quindi, adoperare solo strumenti che consentono di avere certezza della controparte e, anche, di poter eventualmente annullare il pagamento se necessario.
Infine, ad acquisto concluso la compagnia deve inviare i documenti: gli stessi vanno verificati affinché tutte le informazioni contenute nel contratto siano corrette, incluse quelle relative alla compagnia assicurativa. Inoltre, nel caso delle polizze RC auto per avere piena certezza della validità della copertura, basta collegarsi al portale dell’automobilista e inserite la targa del veicolo nella sezione Servizi Online (https://www.ilportaledellautomobilista.it/web/portale-automobilista/verifica-copertura-rc): se l’assicurazione è attiva, la polizza risulterà registrata. In caso contrario, meglio rivolgersi alla Polizia Postale e all’IVASS e denunciare la situazione.