Dopo tre ore di vertice a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, i due vice Luigi Di Maio e Matteo Salvini e i ministri di Lega e M5s, la ministra per gli Affari regionali, Erika Stefani, ha commentato che “si andrà avanti a oltranza, ma passi avanti ne sono stati fatti. Il Parlamento deve essere principe e padre della riforma e sarà prerogativa dei presidenti della Camera e del Senato decidere quali saranno le modalità di discussione”. La prossima riunione è in programma giovedì.
Le distanze tra i due partiti di maggioranza restano su due temi: infrastrutture e istruzioni, che vengono definiti “molto delicati”. In particolare sull’istruzione ci sono le contrarietà dei 5 stelle su assunzioni dirette da parte delle Regioni, sulle norme sui cicli scolastici e piani di studio.