Il numero uno di Huawei ha dichiarato in un'intervista che il sistema operativo proprietario a cui sta lavorando l'azienda è più veloce di Android. Il problema al momento è trovare una valida alternativa al Play Store di Google.
Il sistema operativo proprietario di Huawei potrebbe essere più veloce di Android, ma ha bisogno di un proprio app store, parola di Ren Zhengfei, fondatore e amministratore delegato dell’azienda cinese. L’affermazione non risulta nuova, perché è in linea con i contenuti di un recente articolo del giornale GlobalTimes, secondo cui i test del nuovo sistema operativo avrebbero dimostrato una velocità superiore del 60% rispetto ad Android.
Nonostante la parziale tregua concessa a Huawei dal Presidente statunitense Donald Trump, le nubi sui rapporti futuri fra Google e l’azienda cinese non si sono dissipate: a prescindere dall’evoluzione politica della faccenda, Huawei procede con il progetto che potrebbe renderla più indipendente dai fornitori statunitensi.
La concentrazione è tutta su HongMeng, il sistema operativo proprietario. Zhengfei ha sottolineato che non è progettato solamente per funzionare sugli smartphone, bensì per tutti i dispositivi che necessitano di un sistema operativo, dai router agli accessori dell’Internet degli Oggetti, passando per i computer di bordo delle automobili.
Il problema è che al momento non esiste un’alternativa altrettanto valida al Play Store di Google. È noto che c’erano stati dei contatti fra l’azienda cinese e Aptoide, azienda portoghese produttrice dell’omonimo negozio di app Android, alternativo al Play Store. Non è noto a che punto sia la collaborazione, ma secondo indiscrezioni recenti non ufficializzate, Huawei avrebbe chiesto agli sviluppatori di app di creare una versione dei loro software compatibile con il suo AppGallery. L’obiettivo, se l’informazione fosse confermata, sarebbe di popolare il negozio proprietario almeno con le applicazioni più popolari.
In mancanza di certezze, non resta che attendere il 19 agosto, quando scadrà la proroga di 90 giorni concessa dal Dipartimento del Commercio, per valutare gli sviluppi concreti sul futuro di Android sugli smartphone Huawei. Fermo restando che qualsiasi novità o cambiamento riguarderà i prodotti di nuova produzione, non quelli già venduti, per i quali non cambia nulla.