Musica

Riccardo Cocciante: “Subito dopo il rogo di Notre Dame ci hanno chiesto di cantare, abbiamo preferito di no”

Il cantautore e il creatore dell'opera moderna e popolare dei record, in scena da diciassette anni, lancia il nuovo tour al via da settembre e spiega come ha affrontato il tremendo rogo che ha colpito la celebre cattedrale 

di Andrea Conti

Diciassette anni in scena e non sentirli. Riccardo Cocciante con il cast storico dell’opera moderna “Notre Dame de Paris”, ha presentato oggi al Teatro Gerolamo di Milano il nuovo tour, al via dal 13 settembre. Non mancano i nomi storici della produzione come Giò di Tonno (Quasimodo), Vittorio Matteucci (Frollo), Leonardo Di Minno (Clopin), Matteo Setti (Gringoire) e soprattutto nel ruolo della protagonista femminile Esmeralda la new entry Elhaida Dani, vincitrice della prima edizione del 2013 di  “The Voice Of Italy”. Cocciante era proprio il suo coach quell’anno.

Il cantautore e autore delle musiche del celebre musical, ha raccontato le emozioni e le sensazioni che ha provato in seguito al terribile incendio che ha colpito una delle cattedrali più amate del mondo, lo scorso 15 aprile. “Quando succede qualcosa di grave torniamo insieme. Questa è la nostra forza. Ed è quello che è successo dopo la tragedia del rogo della cattedrale con la decisione di riprendere il tour. – spiega Cocciante – C’è da dire che, subito dopo i fatti, ci hanno chiesto di cantare per la raccolta fondi, ma abbiamo tutti insieme preferito non farlo per un fatto di eleganza. Non volevamo approfittarne e ci siamo tirati fuori da qualsiasi tentativo di speculazione. Era giusto si muovessero le istituzioni, cosa che è avvenuta”. 

“Notre Dame de Paris” è la storia tormentata di Quasimodo, il campanaro gobbo della cattedrale e del suo amore tragico e impossibile per la bellissima zingara Esmeralda. Un amore condannato dall’ingiustizia e dall’ipocrisia. “Victor Hugo nel 1831 ha pubblicato una storia attualissima. – conclude Cocciante – Si basa tutto sul sentimento, ma anche su fatti sociali. Lo scrittore ha messo in evidenza la storia della diversità, in cui ci si trova nella difficoltà di vivere al margine della società perché diversi. In un certo senso tratta temi attualissimi ancora oggi se si pensa all’immigrazione”. 

L’opera musicale è stata vista da quattro milioni di persone solo in Italia. Il debutto nella sua versione originale francese risale al 16 settembre 1998, al Palais des Congrès di Parigi, e da lì è partito tutto, attraversando 23 Paesi in tutto il mondo con oltre 5.000 spettacoli e oltre 13 milioni di spettatori.

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