Secondo quanto ricostruito, la studentessa avrebbe conosciuto a scuola uno dei suoi aguzzini con il quale si sarebbe fidanzata. Il giovane le chiede una foto, lei accetta e invia lo scatto. Da quel momento sarebbero cominciati una serie di ricatti sessuali attraverso una chat. Poi gli abusi prima in un parcheggio e poi vicino all'ex manicomio
Prima la foto che la ritrae in abbigliamento intimo, quindi il ricatto sessuale e poi gli abusi. A sette mesi di distanza dalle violenze denunciate da una 15enne, i carabinieri di Palermo hanno arrestato 3 ragazzi di 19 anni al termine delle indagini condotte dal procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e dai sostituti Giorgia Righi e Sergio Mistritta. La giovanissima vittima avrebbe subito gli abusi prima in un parcheggio nella zona di corso Calatafimi poi tra i viali dell’ex manicomio di via Gaetano La Loggia.
Secondo quanto ricostruito, la studentessa avrebbe conosciuto a scuola uno dei suoi aguzzini con il quale si sarebbe fidanzata. Il giovane le chiede una foto, lei accetta e invia lo scatto. Da quel momento sarebbero cominciati una serie di ricatti sessuali attraverso una chat che è stata acquisita dagli investigatori.
Fino a quando la ragazzina lo scorso novembre non avrebbe acconsentito ad avere un rapporto in auto nel parcheggio di corso Calatafimi. Il fidanzato avrebbe poi chiamato gli altri due amici che insieme a lui avrebbero violentato a turno la ragazzina nei viali dell’ex manicomio. La denuncia arriva anche grazie alla segnalazione della scuola. E le indagini squarciano il velo sulla storia di violenza e ricatti.