Durante l’estate una delle più importanti cure dell’orto è l’irrigazione. Le piante devono avere sempre a disposizione la giusta quantità d’acqua, elemento essenziale per la loro vita e per la loro crescita. Che l’acqua sia un bene prezioso dovremmo saperlo tutti, ma chi si trova a coltivare un orto se ne accorge in modo molto concreto. Una buona pratica ecologica è quella di provare a usare il meno possibile l’acqua proveniente dal rubinetto, facendosi bastare quella piovana, che può essere raccolta con bidoni o cisterne.
Nel nostro orto ecologico bisognerà fare particolare attenzione a non sprecare acqua, calibrando le irrigazioni solo quando sono necessarie. Non esiste una regola precisa che stabilisce quanta acqua richiede un orto: dipende dal tipo di terreno, dal clima e da quali verdure sono state piantate. Ci sono però alcuni semplicissimi accorgimenti che permettono di risparmiare acqua, ecco quattro buoni consigli per ottimizzarne l’uso e irrigare meno.
Una buona concimazione organica
Il primo consiglio bisogna metterlo in pratica prima di piantare i nostri ortaggi, realizzando una buona preparazione del terreno.
Un terreno povero, soprattutto se sabbioso, si asciuga rapidamente: l’acqua di piogge o irrigazioni scivola via subito, un terreno fertile invece riesce meglio a trattenere una certa umidità, fondamentale per la vita delle piante in esso coltivate. La sostanza organica è molto importante per aumentare questa capacità del suolo di trattenere l’acqua. Per questo un terreno ben gestito richiede meno irrigazioni.
Se vogliamo ottenere un suolo adatto all’orto biologico dobbiamo lavorare l’appezzamento a fondo con la vanga e soprattutto incorporare una buona quantità di ammendante organico, come letame maturo, compost oppure humus di lombrico. Una dose indicativa può essere di 3-4 Kg per ogni metro quadro.