Chi acquista uno smartphone di fascia alta vuole foto perfette, anche di notte. Per capire quale prodotto è il migliore abbiamo confrontato Google Pixel 3 XL, Samsung Galaxy S10+ e Huawei P30 Pro. I primi due sono meglio per chi ama la fedeltà cromatica, il P30 Pro per chi posta sui social.
La qualità delle foto è oggi uno dei principali motivi di scelta di uno smartphone anziché un altro. C’è però da distinguere fra le immagini scattate di giorno, in condizioni di luce ideali, e quelle in notturna. Nel primo ambito gli smartphone hanno fatto passi da gigante, ma scattare buone fotografie in notturna rappresenta ancora oggi una delle sfide più complesse.
Per capire qual è il miglior supporto fotografico per gli scatti in notturna abbiamo messo a confronto i tre smartphone che, dati alla mano, dovrebbero scattare le migliori fotografie in notturna: Google Pixel 3 XL, Huawei P30 Pro e Samsung Galaxy S10+. I tre produttori utilizzano approcci differenti, tutti mirati a soddisfare i gusti di un’utenza estremamente varia. La sfida per decretare il vincitore non sarà facile.
Il Pixel 3 XL ha la modalità Foto Notturna grazie a un aggiornamento pubblicato a novembre 2018. Usandola lo smartphone scatta da 6 a 15 fotografie a seconda delle condizioni di illuminazione, ciascuno dei quali con un’esposizione più o meno lunga (è il software a deciderlo automaticamente). Compensa le vibrazioni della mano dell’utente, e alla fine offre un risultato migliore rispetto a quello che si aveva con lo stesso smartphone, ma senza la modalità Foto Notturna.
Per vedere il “prima” e il “dopo” basta osservare le due immagini sottostanti, scattate in piena notte, con pochissima illuminazione artificiale e nebbia. A sinistra c’è lo scatto senza opzioni attive, a destra quello con Foto Notturna.
Si notano miglioramenti anche con la gestione della luce artificiale. Sotto a sinistra si vede una netta tendenza a saturare la scena, che vira verso una tonalità giallo/arancione poco reale. Praticamente scompare con la modalità Foto Notturna a destra, che tra l’altro rende anche più visibili i dettagli del palazzo sulla sinistra.
La conclusione è che con l’aggiornamento software Google ha svolto un buon lavoro, con un approccio convincente: ottimizzare il software anziché cambiare l’hardware.
Fra le tante novità in ambito fotografico introdotte con il P30 Pro, una è importante per le funzioni oggetto di analisi: il sensore principale Super Spectrum da 40 Megapixel è in grado di spingersi sino all’ISO 409.600. ISO identifica la sensibilità alla luce del sensore della fotocamera digitale. A valore maggiore corrisponde una maggiore capacità di catturare la luce, quindi di migliorare la luminosità degli scatti. Quello indicato sopra è un valore sorprendente per uno smartphone, che fa la differenza in condizioni di scarsa luce.
Altro dettaglio importante è la modalità Notte, introdotta a partire dal P20 Pro e ulteriormente migliorata con il P30 Pro. Una volta attivata, esegue uno scatto con esposizione di ben 5 secondi, ovvero “tiene aperto” l’obiettivo del sensore per questo lasso di tempo. Normalmente un’esposizione così lunga richiederebbe l’utilizzo di un treppiedi o di un supporto per non scattare foto mosse, ma gli algoritmi di Intelligenza Artificiale messi a punto da Huawei riescono a compensare e a offrire immagini senza tremolii anche con un’esposizione di 5 secondi.
L’aggiornamento software distribuito ad aprile 2019 ha portato con sé un’interessante novità in ambito fotografico. La modalità Notte (Bright Night) è stata “scorporata” da quella automatica, e si può dunque selezionare manualmente a seconda della situazioni. La modalità Notte di Samsung è profondamente differente da quella vista in azione sui Pixel e, soprattutto, sugli smartphone Huawei. Effettua tanti scatti con un tempo di posa ridotto, così da evitare l’effetto mosso.
Le prestazioni del Galaxy S10+ selezionando la voce “Notte” dovrebbero essere le medesime di prima, dato che quest’ultima veniva azionata in automatico dal software. In realtà guardando le foto di test abbiamo riscontrato netti miglioramenti nelle condizioni di poca luce, soprattutto nella gestione dell’illuminazione artificiale.
Non è un salto epocale, bensì un affinamento di quanto di buono già visto a bordo di questo smartphone. A convincere è soprattutto la resa cromatica delle immagini, decisamente più fedele rispetto a quanto avviene con il P30 Pro.
Tirando le somme, non ci sono gli elementi per decretare un vincitore indiscusso di questo confronto. Pixel 3 XL e Galaxy S10+ sono più indicati per chi ama la fedeltà cromatica, perché hanno un approccio più “naturale” alla fotografia. In quest’ambito lo smartphone Google gestisce meglio l’illuminazione artificiale e quello Samsung che invece mantiene meglio il livello di dettaglio.
Il P30 Pro è invece ideale per chi ama le immagini con colori più saturi, ideali da condividere sui social, senza dimenticare la presenza dello zoom periscopico, utilizzabile anche con poca luce.