Dopo la pubblicazione dell'audio del colloquio in cui il leghista Gianluca Savoini parla con tre uomini russi di un finanziamento alla Lega, il sito statunitense Buzzfeed pone tre interrogativi al segretario del Carroccio
Tre domande. Dopo la pubblicazione dell’audio del colloquio in cui il leghista Gianluca Savoini parla con tre uomini russi di un finanziamento alla Lega, il sito statunitense Buzzfeed pone tre interrogativi a Matteo Salvini. Li esplicita su Twitter Alberto Nardelli, il giornalista autore dell’articolo.
Il primo quesito è: “Qual è il suo rapporto con Savoini? Perché un uomo che non ha alcun ruolo ufficiale nel governo va in viaggio ufficiale a Mosca con il ministro, siede agli incontri con i ministri russi e partecipa alla cena con il presidente Vladimir Putin. In quale ruolo fa tutto questo?”. Il secondo è: “Cosa sa Salvini dell’incontro al Metropol del 18 ottobre scorso? Era al corrente del negoziato e dell’accordo proposto per finanziare il suo partito e la campagna elettorale? Conosce gli altri italiani che erano all’incontro?”. Infine, la terza domanda posta da Nardelli è: “Cosa ha fatto Salvini la sera del 17 ottobre a Mosca dopo essere intervenuto alla conferenza al Lotte Hotel? Perché i funzionari russi che avrebbe incontrato quella sera sono gli stessi citati il giorno successivo durante l’incontro al Metropol Hotel?”.
Il vicepremier leghista non ha mai chiarito dove sia stato e cosa abbia fatto durante le 12 ore intercorse tra la sera del 17 ottobre, quando vide il vicepremier del Cremlino Dmitry Kozak, e l’incontro del giorno successivo tra Savoini e i russi. La sera precedente, raccontava L’Espresso a marzo, Salvini – volato a Mosca per partecipare a un convegno organizzato da Confindustria Russia al Lotte Hotel – aveva incontrato il vice primo ministro con delega alle questione petrolifere nello studio dell’avvocato Vladimir Pligin, faccia a faccia che poi era proseguito anche a cena. Un meeting mai smentito dal ministro dell’Interno italiano, sottolinea il settimanale. E’ qui che sorge la domanda: tra la fine del convegno e il ritorno del ministro a Roma c’è un buco di 12 ore sul quale il segretario della Lega e capo del Viminale non ha mai fatto chiarezza.