"Per molto tempo ho represso il pensiero. Ma ora il peso che ho sul cuore è diventato insopportabile e la notte non riesco a dormire", ha confessato l'ex ballerino
È una rivelazione che, se provata, potrebbe avere una portata incredibile quella fatta dall’ex ballerino di Amici Valerio Pino. Il giovane ha confessato infatti al settimanale Nuovo di avere seri motivi per credere di essere il figlio illegittimo segreto dello storico conduttore Rai Corrado Mantoni, ideatore della Corrida e di altri grandi programmi tv di successo e scomparso a 75 anni nel 1999.
“Penso che mia madre Giovanna abbia avuto una relazione segreta con Corrado Mantoni – ha spiegato Pino, che si è recentemente proposto per il cast di Amici Vip -. E io potrei essere il frutto del loro amore. Per molto tempo ho represso il pensiero. Non volevo far soffrire la mia famiglia né quella del conduttore tivù. Ma ora il peso che ho sul cuore è diventato insopportabile e la notte non riesco a dormire. Vorrei lanciare un appello a Marina Donato, la vedova di Corrado. Ma anche a suo figlio Roberto. Vi prego, aiutatemi a capire!”.
“Come ho scoperto di mia madre? – continua Pino – Dieci anni fa ho trovato una foto che li ritraeva insieme a una sfilata di moda nel 1978 a Torino. La città dove mia madre ha vissuto e anche lavorato come parrucchiera. Mamma sostiene che non è l’unica che li ritrae insieme, ma in non ho mai trovato gli altri scatti. Credo che lei li tenga ben nascosti. Penso davvero che non me li faccia vedere. Quando ho chiesto a mia madre se lei e Corrado avessero vissuto una storia d’amore, lei ha negato. Ma ha avuto una reazione talmente spropositata che mi sono insospettito. Sembrava quasi che avessi scoperto qualcosa che lei mi voleva tenere nascosto”.
“Mia madre è stata sempre evasiva quando parlava del periodo che va dal 1978. Quello è l’anno in cui ha incontrato Corrado, al 1981, anno della mia nascita. E quando le faccio una domanda in più dice sempre che non ricorda. Non posso vivere nell’incertezza – conclude il giovane -. Le ho chiesto quale fosse il gruppo sanguigno di mio padre (scomparso all’età di 36 anni, quando io ne avevo solo 8) per poter fare una verifica. Ma lei è stata molto vaga, mi ha risposto che non se Io ricordava perché lui non faceva mai le analisi del sangue”.