Scuola

Concorso per presidi va avanti, il Consiglio di Stato accoglie l’appello del Miur. Bussetti: “Ora le assunzioni”

Sospesa la sentenza del due luglio scorso del Tar del Lazio che aveva accolto il ricorso di alcuni candidati per incompatibilità di tre componenti delle sottocommissioni incaricate della valutazione delle prove scritte

E’ stato sbloccato il concorso per il reclutamento di 2050 dirigenti scolastici. Dopo che era stato annullato dal Tar del Lazio, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Miur e ha dato il suo via libera perché continuino le selezioni. La VI Sezione ha accettato, con due ordinanze gemelle, l’appello cautelare del ministero e ha sospeso, in attesa del merito, la sentenza con la quale il Tar del Lazio aveva annullato il concorso. La sentenza del due luglio scorso aveva in particolare accolto il ricorso di alcuni candidati per incompatibilità di tre componenti delle sottocommissioni incaricate della valutazione delle prove scritte. Soddisfatto il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: “Bene la sospensiva del Consiglio di Stato. Procederemo ora senza indugio con la pubblicazione della graduatoria e le assunzioni. So quanto hanno studiato i vincitori. Ci sono passato: ho fatto anche io questo concorso anni fa. La scuola italiana non può aspettare, ha bisogno di nuovi dirigenti scolastici per guidare i nostri istituti e superare il fenomeno dannoso delle reggenze. Glieli daremo”.

Nelle ordinanze della VI Sezione si legge: “A prescindere dal merito delle questioni devolute in appello e da ogni valutazione sull’effettiva portata invalidante dei vizi dedotti (segnatamente dei vizi riscontrati dal primo giudice) deve ritenersi preminente l’interesse pubblico alla tempestiva conclusione della procedura concorsuale, anche tenuto conto della tempistica prevista per la procedura di immissione in ruolo dei candidati vincitori e per l’affidamento degli incarichi di dirigenza scolastica con decorrenza dal 1° settembre 2019”. Le ordinanze consentono così al MIUR di espletare la prova orale e completare il reclutamento. L’udienza pubblica per la decisione definitiva è già fissata al 17 ottobre 2019.