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Francia, il ministro dell’Ambiente sotto accusa: cene a ostriche e champagne e la cabina armadio con i soldi pubblici

Ennesima crisi dell'esecutivo sotto la presidenza Macron. Il giornale online Mediapart ha rivelato le spese di François De Rugy, sia per quanto riguarda il periodo in cui era presidente dell'Assemblée Nationale, sia per quanto concerne il suo mandato nel dicastero per la Transazione ecologica. Lui nega e annuncia querela

Prima, da presidente dell’Assemblea nazionale francese, ha organizzato una decina di cene a base di ostriche, champagne, aragoste giganti e vini da centinaia di euro. Tutte nella sede istituzionale e naturalmente pagate con soldi pubblici. Poi, diventato ministro dell’Ambiente, ha deciso di fare un restauro da 63mila euro degli appartamenti del dicastero e in particolare di costruire una cabina armadio da 17mila euro. A essere sotto accusa in Francia, dopo le rivelazioni del giornale online Mediapart, è l’ex presidente della Camera bassa François De Rugy e ora titolare del dicastero per la Transizione ecologica. Gli articoli hanno provocato numerose polemiche, ma il premier Edouard Philippe ha deciso di confermarlo e non chiederne le dimissioni. “De Rugy”, si legge in una nota diffusa dall’esecutivo nelle scorse ore, “si impegna a rimborsare ogni euro se la minima ambiguità dovesse persistere in seguito ai lavori di verifica”.

Il fedelissimo di Emanuel Macron si è difeso dicendo che le spese per le cene, che risalgono al periodo 2017-2018, sono sempre state “in esercizio delle sue funzioni”. Tra gli invitati all’Hotel de Lassay – sede del presidente della camera – però figurano diversi familiari e amici, soprattutto della moglie Séverine De Rugy, giornalista al settimanale di gossip Gala. Una delle cene extralusso inoltre, è stata organizzata nel giorno di San Valentino. Quanto all’altro dossier, quello legato agli elevati costi di ristrutturazione, il premier Philippe ha chiesto “al segretariato generale del governo di avviare già da domani un’ispezione che permetterà di verificare il rispetto delle regole in vigore e il principio di esemplarità imposto all’insieme dei ministri”.

Si tratta dell’ennesima crisi dell’esecutivo sotto la presidenza Macron e nove mesi dopo l’inizio delle proteste dei gilet gialli. Proprio De Rugy si è sempre schierato per la trasparenza della classe dirigente e ha definito le accuse del quotidiano Mediapart una “calunnia”. “Non ho assolutamente alcun motivo di dimettermi”, ha detto a Bfm Tv. “Sono intollerante ai crostacei, all’aragosta. Non ne mangio, non mi piacciono neanche le ostriche, lo champagne, mi fa venire il mal di testa. Detesto il caviale”, ha dichiarato, annunciando l’intenzione di denunciare tutti quei media che lo stanno a suo avviso calunniando per il suo stile di vita. Il ministro della Transizione ecologica si è detto pronto a sottoporsi alle “autorità di controllo” dell’Assemblea Nazionale, per accertare che – come sostiene – tutto era assolutamente regolare, nel quadro delle sue funzioni di rappresentanza.