“Non sono un fan di bitcoin e altre criptovalute, che non sono soldi e il cui valore è altamente volatile e basato sul nulla. Allo stesso modo Libra, la ‘moneta virtuale’ di Facebook, avrà poco sostegno ed affidabilità. Se Facebook e altre compagnie vogliono diventare una banca devono ottenere un nuovo documento di autorizzazione bancaria ed essere soggetti a tutte le regole bancarie, come le altre banche, sia nazionali che internazionali”. Donald Trump attacca su Twitter la nuova moneta digitale annunciata da Facebook, il cui lancio è attesa per il 2020. Secondo il tycoon, i “cripto asset non regolati possono facilitare comportamenti illegali, compreso il commercio di droga ed altre attività illecite. In Usa – aggiunge – abbiamo solo moneta reale, ed è più forte che mai, sia sicura che affidabile. E’ di gran lunga la moneta più dominante ovunque nel mondo, e sarà sempre così. E’ chiamata dollaro statunitense!”. Nella sua audizione al Congresso anche il presidente della Fed, Jerome Powell, aveva espresso preoccupazione per Libra riferendo che se ne parlerà la prossima settimana tra i ministri delle Finanze e i banchieri centrali dei Paesi del G7 in Francia.
I am not a fan of Bitcoin and other Cryptocurrencies, which are not money, and whose value is highly volatile and based on thin air. Unregulated Crypto Assets can facilitate unlawful behavior, including drug trade and other illegal activity….
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) July 12, 2019
…and International. We have only one real currency in the USA, and it is stronger than ever, both dependable and reliable. It is by far the most dominant currency anywhere in the World, and it will always stay that way. It is called the United States Dollar!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) July 12, 2019
Sempre su Twitter il presidente Usa, dopo aver accusato in un summit sui social media che quest’ultimi discriminano le voci conservatrici online, ha anche annunciato: “Sto ordinando alla mia amministrazione di esplorare ogni soluzione regolatoria e legislativa per proteggere i diritti alla libertà di espressione di tutti gli americani. Speriamo di vedere più trasparenza, più responsabilità e più libertà”.