Al centro del dibattito la sicurezza e il salario minimo perché "nessuno può essere libero guadagnando 3 euro all'ora". Il segretario Speranza: "Ripartire dalla questione sociale"
Si è svolta a Roma l’Assemblea nazionale di Articolo Uno. L’evento, intitolato “Diventare l’alternativa“, ha messo al centro la questione del lavoro, partendo da sicurezza e salario minimo. Il lavoro è vita, non è morte lo slogan, che riassume l’esigenza di contribuire al miglioramento del mercato creando un contesto che permetta condizioni sostenibili. Sul tema della sicurezza si è concentrato l’intervento di Ciccio Brigati, che ha ricordato Cosimo Massaro, il collega recentemente scomparso. Solo nel 2018 ci sono stati 1.133 morti sul lavoro, un dato che muove la battaglia di Articolo Uno per introdurre il reato di omicidio sul lavoro, aumentare le ispezioni e incentivare gli investimenti delle imprese sulla sicurezza attraverso vantaggi fiscali.
Fondamentale è secondo Articolo Uno il salario minimo, per un’uscita il più possibile rapida dalla crisi, ma soprattutto per la dignità dei lavoratori, perché “nessuno può essere libero guadagnando 3 euro all’ora“. Articolo Uno si promette quindi di impegnarsi in una battaglia per equiparare i parametri salariali a quelli europei introducendo un minimo – oggetto peraltro anche di proposte di legge della maggioranza e del Pd – ma anche attraverso la pari retribuzione per uomini e donne.
Articolo Uno spiega che l’Assemblea nazionale vuole essere un punto di partenza per dare concretezza agli obbiettivi di un centrosinistra che rappresenti l’alternativa a un Partito democratico costantemente alle prese con discussioni interne, dimenticandosi delle questioni veramente di sinistra, come si era detto durante l’Assemblea congressuale dello scorso aprile a Bologna. Un partito piccolo, ma che “alle vocazioni maggioritarie che hanno portato solo a sconfitte non crede più” e che vuole essere “autonomo perché vuole e deve essere parte originale di un rinnovamento”. Quello che Articolo Uno ha presentato è un Movimento democratico e progressista ispirato a un nuovo socialismo ecologico, che integri compatibilità ambientale e difesa dei diritti.
L’Assemblea di questa mattina è stata aperta dal segretario di Articolo Uno e deputato LeU Roberto Speranza, che è andato dritto al punto sui temi dell’evento, ricordando che “la crisi della sinistra è dovuta dal fatto che abbiamo smesso di interpretare la questione sociale”, che negli ultimi anni ha mancato il suo obbiettivo teorico principale: considerare il punto di vista di chi ha paura e offrirgli risposte credibili: “Se non lo farà la sinistra lo farà la destra”, ha aggiunto.
Tra i presenti all’assemblea lo scrittore Gianrico Carofiglio, il neo eletto parlamentare europeo Pietro Bartolo, Ciccio Brigati, segretario Fiom e Rsu Arcelor Mittal di Taranto, la presidente Arci Francesca Chiavacci ed esponenti dei sindacati Cgil, Cisl e Uil.