L'uomo era dipendente di una compagnia a cui era stato appaltato il viaggio. La risposta di Flixbus: "Siamo contro ogni forma di razzismo, ma abbiamo sbagliato nella comunicazione".
È stato un tweet d’indignazione a raccontare quanto accaduto su un mezzo Flixbus: alla guida c’era un autista italiano con un tatuaggio nazista in bella mostra. “Come è possibile che uno dei vostri autisti Flixbus possa avere un simile tatuaggio? È compatibile con i valori della vostra impresa?” ha commentato l’utente sopra alla foto dell’avambraccio, su cui si legge chiaramente la scritta in caratteri gotici “Mein Kampf”, che ha postato su Twitter.
È successo sulla tratta Tolosa-Milano, sulla quale la viaggiatrice ha scattato la foto, condivisa migliaia di volte e diventando virale. La società tedesca Flixbus ha in effetti confermato che ieri al volante di uno degli autobus del suo servizio c’era un uomo che si era fatto tatuare il titolo del libro manifesto del dittatore nazista Adolf Hitler, poi ha raccolto le polemiche e ha licenziato l’autista. “Abbiamo parlato con i nostri partner – ha fatto sapere l’azienda spiegando che l’uomo al volante era dipendente di una compagnia italiana alla quale era stato subappaltato il viaggio – e abbiamo preso misure perché questo autista sia sospeso e non possa più lavorare con noi”. Le dichiarazioni di Flixbus non sono state accettate da molti utenti che le hanno considerate deboli e la stessa compagnia di trasporti ha ammesso che la sua è stata “una risposta maldestra“. E aggiunge: “Abbiamo sbagliato nella comunicazione e ce ne scusiamo, volevamo solo ricordare che Flixbus è contro ogni forma di razzismo“.