“Hey mafioso! Prova il nostro Panino della Casa. Bella Italia!”. Chissà cos’ha pensato Dario, un 30enne di Giarre, in Austria per lavoro da quattro anni, quando sul suo telefonino, tra un aggiornamento della app meteo e un messaggio WhatsApp, è apparsa la notifica di McDonald’s. Già perché la scritta/lancio pubblicitario è stata spedita dalla più grande compagnia di fast-food al mondo direttamente sul cellulare di un ragazzo emigrato in una terra di lingua tedesca. “Da siciliano all’estero mi sono davvero incazzato”, ha spiegato Dario a Meridionews, il sito web che ha pubblicato per primo il pasticciaccio brutto che ha riportato le sempiterna, mistificante e offensiva, associazione tra Sicilia/Italia e la mafia.
Dario però, da consumatore modello ma molto arrabbiato, ha voluto scrivere a McDonald’s: “Da assiduo cliente del vostro fast food vi prometto che non mi vedrete più nei vostri ristoranti, né me né i miei amici e la mia famiglia. La notifica che mi avete inviato stamattina è la più offensiva e discriminatoria pubblicità che io abbia mai visto in vita mia”. Il ragazzo ha poi sottolineato nella lettera come lo stereotipo offenda la memoria di chi ha sofferto e pagato con la vita l’aver combattuto la mafia, la camorra, la ‘Ndrangheta: “Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato, Carlo Alberto Dalla Chiesa, Piersanti Mattarella, Serafino Famà e molti altri a cui avete mancato di rispetto con questa pubblicità”. Poi ha aggiunto: “Come osate associare tutti gli italiani a un branco di criminali? Sapete che molti giovani italiani hanno lasciato le loro case, le loro famiglie e i loro amici per trovare un lavoro onesto e una vita migliore? Pensate che chiamare a caso un ragazzo italiano mafioso vi faccia vendere più hamburger?”.
Un caso che ha perfino spinto quattro parlamentari palermitani del Movimento 5 Stelle ad un appello pubblico dove si chiede a McDonald’s, per rimediare alla sciagurata figuraccia, di lanciare una campagna di sensibilizzazione sul problema della mafia. I re degli hamburger hanno però risposto a stretto giro scusandosi, ma con la classica “toppa peggio del buco”: “In occasione del lancio di un nuovo hamburger McDonald’s Austria ha utilizzato una creatività basata sulla parola tedesca ‘mamfen’ (che sarebbe poi mampfen, un verbo e non un sostantivo ndr) che significa ‘goloso’ (verbo comunque traducibile con ingurgitare o mangiare con foga ndr). Per errore, nella traduzione inglese di questo gioco di parole, è stata usata la parola mafioso”. “Prendo atto della risposta – ha, infine, risposto Dario – anche se non trovo molto corretto scaricare la responsabilità sull’intelligenza artificiale anziché ammettere l’errore umano. Credo che la risposta sia arrivata per il clamore che ha avuto la vicenda e resto, comunque, convinto che non ci tornerò più”