È stata una serata di panico quella di ieri a New York: all’imbrunire un blackout ha colpito gran parte di Manhattan, lasciando tutti al buio per oltre 5 ore, ma soprattutto causando il tilt delle metropolitane il blocco del traffico. Si parla di 40 mila, poi 61 mila e infine 72 mila persone rimaste senza luce e spaventate, tanto da costringere il governatore dello stato Andrew Cuomo a inviare gli uomini della Guardia nazionale per fare ordine. La causa di tutto sarebbe stato l’incendio di una centralina in una delle centrali della ConEdison.
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E il caso ha voluto che il blackout cadesse nello stesso identico giorno dello storico blackout del 13 luglio del 1977, quando l’intera New York rimase senza corrente elettrica tranne una parte del Queens. Curioso è anche che l’incidente si sia verificato proprio in questa data, in cui c’è lo spettacolo del Manhattanhenge, quando il sole al tramonto si allinea perfettamente con le strade tra i grattacieli di Midtown.
Le zone più colpite dell’isola sono state quelle di Midtown e l’Upper West Side: sono rimaste al buio Times Square e l’Empire State Building e si è spenta anche l’iconica insegna del Radio City Music Hall. Dal Lincoln Center e dal Madison Square Garden, dove stava per iniziare un concerto di Jennifer Lopez, infine, sono state evacuate migliaia di persone. Anche buona parte del Central Park è rimasta senza luce.
Una volta arrivata la notte, nelle strade, sui mezzi di trasporto bloccati, nelle stazioni e nei grattacieli al buio, dove molti si sono trovati intrappolati negli ascensori, regnava il caos. Un po’ di panico a New York è sempre giustificato, come ha precisato il sindaco Bill de Blasio: “Quando qualcosa non va inevitabilmente torna alla mente l’11 settembre del 2001“. Lo stesso sindaco, che però si trovava in Iowa per la campagna elettorale per le presidenziali, è intervenuto con un tweet e sulle reti televisive per tranquillizzare i cittadini: “E’ solo un problema tecnico, la situazione è sotto controllo”.