Scontri fra polizia e manifestanti dei gilet gialli sugli Champs Elysèes, alcune ore dopo la fine della parata del 14 luglio. L’emittente Bfmtv ha mostrato immagini di manifestanti che erigevano barricate tra Place de la Concorde e l’Arco di Trionfo e davano fuoco a cestini della spazzatura, prima di essere dispersi dalla polizia con i lacrimogeni. La prefettura parigina ha reso noto su Twitter di “aver evacuato l’area con la forza” di fronte alle “violenze“. Secondo Le Figaro, la polizia ha creato un cordone di sicurezza attorno a Fouquet’s, la nota brasserie, che ha riaperto ieri dopo essere stata date alle fiamme e devastata dai gilet gialli in marzo. A margine della parata ci sono stati oltre 175 fermi, tra cui diversi gilet gialli ma anche dimostranti che non i consueti giubbetti. Il presidente Emmanuel Macron è stato accolto dai fischi di alcune decine di contestatori.

Le infrazioni rilevate dalle forze dell’ordine, riferiscono fonti della prefettura di Parigi, sono legate in gran parte all’”organizzazione di una manifestazione non dichiarata”, “violenze contro pubblici ufficiali”, “danneggiamento di beni pubblici”, “porto d’armi non autorizzato“. Sull’Huffington Post un video mostra uno degli ex portavoce dei gilet gialli, Eric Drouet, scortato dalla polizia con un tricolore in mano. Non è chiaro, al momento, se sia anche lui in stato di fermo. Jérôme Rodrigues e Maxime Nicolle sono invece stati fermati verso le 9:15 del mattino, quindi prima che cominciasse la parata, sempre nei pressi degli Champs-Elysées. A Parigi l’allerta resta alta anche per la semifinale di Coppa d’Africa di questa sera tra Algeria e Nigeria. Nei quarti di finale di tre giorni fa tensioni e danneggiamenti hanno infatti macchiato la festa dei tifosi algerini con decine di fermi in diverse città francesi, tra cui Parigi.

La festa nazionale che celebra la presa della Bastiglia del 14 luglio 1789 è stata la terza dall’elezione nel 2017 per Macron, che ha sfilato a bordo di un’auto scoperta a fianco del capo di stato maggiore e ha poi assistito allo spettacolo dalla tribuna presidenziale in place de la Concorde, in compagnia di esponenti del suo governo e di 11 leader europei, tra cui la cancelliera Angela Merkel, il presidente uscente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Alla parata militare hanno preso parte rappresentanti dei 10 Paesi che partecipano all’Iniziativa d’intervento europea (Iei) creata nel 2018: Francia, Belgio, Regno Unito, Germania, Danimarca, Olanda, Estonia, Spagna, Portogallo, Finlandia. L’Italia non ha aderito. Macron ha fatto della difesa europea uno dei temi chiave del suo mandato, ritenendola cruciale perché l’Europa accresca la sua autonomia strategica.

Protagonista della tradizionale parata militare è stato Franky Zapata, campione del mondo francese di jet-ski: ha volato, imbracciando un fucile e salendo a varie decine di metri dal suolo degli Champs-Elysées, restando in piedi su un mezzo di sua invenzione, la Flyboard Air. Piccola piattaforma con propulsione di cinque reattori a getto d’aria, interessa le forze speciali francesi che vi vedono un “potenziale impiego nelle operazioni speciali in zona urbana”. Altre innovazioni presentate alla parata sono state il robot quattroruote Stamina, capace di muoversi senza far ricorso al Gps, il robot Colossus usato dai vigili del fuoco nell’incendio della cattedrale di Notre-Dame e il minuscolo drone Black Hornet dotato di telecamera ad altissima risoluzione. Ancora, l’esoscheletro attualmente in fase di test da parte delle forze armate: una sorta di armatura che il soldato indossa e gli permette di essere aiutato a maneggiare carichi pesanti, moltiplicando potenza e resistenza.

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