Quando l’ufficiale giudiziario si è presentato a casa sua per lo sfratto esecutivo, Mirko Rosa, l’ex re dei negozi compro oro, si è barricato in casa, ha scagliato a terra i mobili ed è fuggito passando dal garage: quando i vigili del fuoco sono riusciti ad entrare in casa non c’era più nessuno. L’uomo, che vive in un attico a Rescaldina, in provincia di Milano, è stato condannato in via definitiva per evasione fiscale a seguito di un’indagine della procura di Busto Arsizio.

Rosa, conosciuto anche come Mirko Oro, dal nome della catena di negozi di compro oro, prima dell’arresto del 2015 era titolare di oltre 20 punti vendita in tutta la Lombardia. Nel 2018 la Corte di Cassazione l’ha condannato a 3 anni e 2 mesi e ha reso definitiva la confisca dei beni in sequestro che ammontano a 1,2 milioni di euro. Nell’indagine, chiamata Goldfinger, erano state arrestate 11 persone accusate di associazione a delinquere finalizzata alla frode fiscale, al riciclaggio e alla ricettazione.

L’uomo è stato rinviato a giudizio anche in un altro processo, in cui è accusato di bancarotta fraudolenta, patrimoniale e documentale di “Rosa-Osvaldo“, società fallita che era intestata al padre e che, secondo i giudici del Tribunale fallimentare, Mirko Rosa gestiva i negozi di compro oro.

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