La ministra Elisabetta Trenta contro il collega al Viminale Matteo Salvini e, questa volta, non per la gestione dei porti, ma per gli straordinari ai militari di Strade sicure. A pochi giorni dal vertice chiarificatore tra i due, alla presenza dello stesso Giuseppe Conte, tornano le tensioni tra i due membri del governo. La titolare del dicastero alla Difesa attacca infatti il leader leghista per un emendamento al decreto Sicurezza bis che, secondo le sue fonti, avrebbe intenzione di bocciare e che stanzia 7 milioni di euro. Dal Carroccio però negano che il tema sia già stato affrontato: “Gli emendamenti governativi della Difesa non sono ancora stati oggetto di confronto col Movimento 5 stelle, strano che il ministro non lo sapesse”, ha detto il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni.
“Voglio una spiegazione di questa ingiustizia, i nostri militari meritano rispetto”, ha scritto su Facebook la Trenta. “I nostri ragazzi di Strade Sicure vigilano ogni giorno per la nostra sicurezza. Sono uomini e donne che meritano rispetto. E lo ripeto: rispetto! Fanno turni stancanti, pesanti e solo una piccolissima parte di straordinari possono essergli riconosciuti. Sono 7 milioni di euro, la Difesa ce li ha e io ho deciso, attraverso un emendamento al Dl Sicurezza bis, di metterli sul piatto per riconoscere a questi ragazzi quello che, più semplicemente, rappresenta un loro diritto. Se ti spacchi la schiena e lavori il doppio per la sicurezza del Paese, rischiando a volte la vita stessa, lo Stato non si può girare dall’altra parte”.
La Trenta quindi conclude rivolgendosi direttamente al Viminale: “Ma proprio in questo momento dal Viminale, che ha competenza in materia, ci è stato comunicato che c’è l’orientamento ad esprimere parere negativo sull’emendamento, che tra l’altro ha già avuto il parere positivo di altri dicasteri dopo essere stato rivisto dal Mef. Ed ora voglio capire il perché. Lo esigo! Voglio capire se esistono figli e figliastri, visto che nemmeno due giorni fa ho sentito alzare la voce sulla presunta inammissibilità di altri emendamenti per i corpi di polizia civile, fortunatamente poi passati. Mi aspetto una risposta chiara. Io i miei ragazzi non li lascio soli. Io voglio una spiegazione a questa ingiustizia. Il Viminale spieghi”.