Il mondo FQ

Politica

Ultimo aggiornamento: 14:13 del 16 Luglio 2019

Beni confiscati, Salvini: “Critiche al decreto sicurezza per la vendita ai privati? Fesserie. Lo Stato vigila”

Icona dei commenti Commenti

Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini è arrivato a Genova martedì mattina per annunciare l’acquisizione da parte del Comune di Genova e il successivo affidamento ad associazioni no profit di 42 dei 115 locali confiscati alla criminalità organizzata nel capoluogo ligure e fermi da anni tra rischio crolli, affitti non pagati ai condomini e presenza di attività illecite al loro interno.

Un primo passo reso possibile dal pressing del Cantiere per la Legalità Responsabile, che in questi anni non ha mai smesso di fare pressioni sulle istituzioni sul riutilizzo a uso sociale dei locali, ma anche dello sforzo profuso in questi mesi dall’Assessore comunale Pietro Piciocchi e dall’Agenzia per i Beni Confiscati.

Tuttavia le associazioni hanno preso in carico locali fortemente danneggiati e non si sa se i 500 mila euro stanziati dalle istituzioni locali saranno sufficienti a intervenire per la messa in sicurezza e il restauro anche parziale dei rimanenti locali attualmente abbandonati, per questo chiedono un potenziamento dell’Agenzia.

Rispetto alle dure critiche sollevate sulla possibilità, inserita nel decreto sicurezza, di vendere i beni confiscati a privati, che per don Luigi Ciotti e il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho, comportano alti rischio riacquisto da parte di presta nome delle mafie e perdita della valenza ‘sociale’ delle confische, Salvini liquida le osservazioni come: “Fesserie, figuriamoci se lo Stato non è in grado di accorgersi se i beni vengono riacquistati da parenti dei mafiosi”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione