I braccianti erano in bicicletta quando sono stati affiancati da un'automobile con a bordo alcuni ragazzi che hanno iniziato a lanciare delle pietre. Vivono nella vecchia fabbrica di via Manfredonia. Iacovelli (Flai Cgil): "Lavorano nei campi della Capitanata, senza caporali, per scelta". Una delle vittime all'Agi: "Ora ho paura"
Dalla vecchia fabbrica di via Manfredonia stavano andando a lavorare nei campi, come ogni mattina, quando sono stati presi a sassate. È successo lunedì all’alba ad un gruppo di migranti che vivono nella periferia di Foggia: secondo quanto ricostruito dai carabinieri, come riporta l’Agi, i braccianti erano in bicicletta quando sono stati affiancati da un’automobile con a bordo alcuni ragazzi che hanno iniziato a lanciare delle pietre. Due migranti, un senegalese di 33 anni e un cittadino della Guinea Bissau di 26 anni, sono stati feriti alla testa. “Non sono andato al lavoro – ha raccontato all’Agi la vittima 26enne – ho paura di trovare ancora quei ragazzi”. Il segretario generale della Flai Cgil di Foggia, Daniele Iacovelli, a Foggia Today racconta che “non è la prima volta” che accadono episodi del genere.
Le vittime della sassaiola vivono in una ex fabbrica di via Manfredonia, periferia della città pugliese. Da lì ogni giorno si recano nei campi: “Sono una piccolissima comunità di poche decine di persone che lavora nei campi della Capitanata, senza caporali, per scelta. Contattano direttamente i datori di lavoro e si recano sul posto, dove fanno il proprio dovere”. “Ci chiediamo cosa dovrà succedere ancora, per comprendere la gravità del clima – scrive in una nota la Flai Cgil – e di quanto sta accadendo quotidianamente nelle nostre città, Foggia inclusa”. “La Capitanata è terra di accoglienza, e di integrazione, è terra di lavoro e di lavoratori, non può essere il colore della pelle la discriminante”, conclude il sindacato.
I migranti aggrediti non sono riusciti a memorizzare la targa ma sono certi che le pietre siano state lanciate da un veicolo di colore scuro. I carabinieri indagano a carico d’ignoti.