“Il like del profilo ufficiale di Radio Due al tweet di Valentina Nappi contro Salvini? Noi a posteriori ridiamo anche perché la vicenda ha dei lati paradossali e tragicomici, ma in realtà è molto grave. Il fatto che una radio di Stato non controlli i propri social è un episodio grave che andava denunciato e sottolineato, perché siamo un Paese serio che vuole cambiare, che vuole introdurre il buon senso, che vuole ripartire. E questi episodi non devono verificarsi”. Sono le parole segretario della Commissione Vigilanza della Lega, Massimiliano Capitanio, intervistato da Lanfranco Palazzolo per Radio Radicale, a proposito del like apposto dall’account ufficiale di Radio Due a un tweet sarcastico dell’attrice hard Valentina Nappi sul ministro dell’Interno (“Se Salvini è cristiano io sono vergine”).
Quel like è stato prima stigmatizzato dallo stesso Salvini, poi dal gruppo parlamentare della Lega che ha presentato una denuncia e una interrogazione parlamentare a risposta scritta in Commissione Vigilanza Rai. La risposta dell’azienda è pervenuta in Commissione mercoledì scorso. Dal suo canto, Radio Due si è difeso, affermando che il profilo era stato “utilizzato in modo fraudolento”.
Capitanio spiega: ” Se vogliamo ribaltare in ottima ottimistica l’episodio, diciamo che ci è servito per promuovere ulteriormente l’utilizzo dei canali social del nostro sistema radiotelevisivo, che ha bisogno di essere promosso soprattutto agli occhi dei più giovani. La risposta è preoccupante nel senso che, in prima battuta, i responsabili si erano giustificati non ufficialmente lasciando intendere che fosse stato hackerato il profilo di Radio Due da qualche pirata o nerd informatico, che si sarebbe appropriato dell’account. La risposta che ci è arrivata in Vigilanza – continua – invece prospetta uno scenario su cui sarebbe carino fare delle vignette. La versione della Vigilanza Rai è che sarebbe stato momentaneamente smarrito o dimenticato il cellulare redazionale e quindi qualcuno l’avrebbe utilizzato in quel momento di sbadataggine collettiva per apporre il like al tweet della Nappi, fermo restando che venga mantenuta in piedi questa ipotesi fantascientifica di spionaggio per cui qualcuno si sarebbe intrufolato in modo irregolare nell’account Twitter di Radio Due”.
E conclude: “E’ stata anche presentata una denuncia. A noi non interessa farne un caso di spionaggio internazionale, ma vogliamo ribadire che il servizio radiotelevisivo è una cosa seria e che i giornalisti devono rispondere a un codice deontologico. Tutti abbiamo delle opinioni che sono sacrosante, ma queste devono stare fuori dall’azienda di Stato. E sarebbe utile che la Rai stessa, quando fornisce delle risposte alla Vigilanza, desse risposte meno romanzate e più nei fatti. Siamo certi – chiosa – che questi episodi spiacevoli non si ripeteranno più. Se si ripeteranno, metteremo in campo altri strumenti per fare delle verifiche e delle regole più stringenti, perché una volta si più sbagliare ma perseverare sarebbe più preoccupante”.