Se quello del noleggio auto a breve (e lungo) termine è un fenomeno in crescita, soprattutto negli ultimi anni, con un +1,3% di immatricolazioni registrate nei primi sei mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2018, pare esserlo ancora di più quello dei furti ai danni delle flotte degli operatori. Ad essere colpite maggiormente sono quelle società che offrono soluzioni a breve termine, le quali hanno visto crescere notevolmente la perdita di veicoli nell’ultimo anno: nel 2018, infatti, sono state 1.600 le auto rubate, il 36% in più rispetto al 2017, che ne aveva contate “appena” 1.173.
A fare un quadro della situazione degli operatori del settore in Italia è ANIASA, che ha rilevato un danno economico per oltre 10 milioni di euro sempre in riferimento ai furti avvenuti nel 2018, cresciuto del 32% rispetto al 2017. La nota si fa ancora più dolente soprattutto perché nelle Regioni considerate a rischio – si parla di Puglia, Lazio, Lombardia, Campania e Sicilia – le società di autonoleggio stanno valutando la possibilità di far venire meno la propria presenza. Con un danno che a quel punto si ripercuoterebbe chiaramente sul settore turistico, vista l’importanza talvolta strategica di presidiare le aree più battute da viaggiatori stranieri e non, e allo stesso tempo carenti delle reti di trasporto locale che ne facilitano gli spostamenti verso i punti di interesse.
La situazione non è quindi delle migliori, ma una buona notizia c’è anche in questo caso: grazie all’investimento in dispositivi tecnologici di ultima generazione adottati sulle flotte, in 6 anni è stato possibile recuperare il 49% dei veicoli rubati, il 31% in più rispetto a quelli recuperati nel 2012. Si tratta maggiormente di radio-frequenza e satellitari, che già tra il 2017 e il 2018 hanno portato a un incremento dei ritrovamenti del 3%; tecnologie che, dall’altro lato, non hanno comunque dissuaso dai furti, cresciuti in un anno molto più dei ritrovamenti, del 36% dal 2017.
“Si tratta di un fenomeno che beneficia di un’evidente difficoltà di contrasto da parte delle Istituzioni centrali e locali” – sostiene Giuseppe Benincasa, Segretario Generale di ANIASA – “e che riserva, purtroppo, al nostro Paese la maglia nera a livello europeo. Questa criticità si aggiunge alle difficoltà già vissute dagli operatori del rent-a-car a causa dei ricavi per giorno in ulteriore forte diminuzione e delle recenti previsioni di contrazione dei flussi turistici diretti verso il nostro Paese”.