“Sei incinta, non puoi presiedere”. Cinque parole, un attacco sessista, che almeno in tre persone sostengono di aver sentito, ma il diretto interessato nega bollandolo come una “totale falsità”. Sotto accusa finisce Andrea Romano, deputato del Pd, perché avrebbe pronunciato quella frase a Francesca Businarolo, presidente della commissione Giustizia, durante i lavori della congiunta con gli Affari Costituzionali che stava affrontando il decreto Sicurezza Bis. Quanto accaduto, dice la pentastellata, “dimostra come i pregiudizi sessisti siano duri a morire se vivono nelle Aule parlamentari”. La vicenda, aggiunge, “non mi rattrista personalmente ma fa riflettere sugli atteggiamenti di uomini che guardano l’altra metà del mondo, il mondo femminile, con superiorità e arroganza. Dispiace che non abbia voluto scusarsi”.
La ricostruzione – Tutto accade durante le proteste del Partito Democratico, che da martedì sera sta facendo ostruzionismo per il rifiuto di Matteo Salvini di riferire in Parlamento sull’affaire dell’hotel Metropol di Mosca. I deputati si alzano, si avvicinano al banco della presidenza protestando per il mancato spazio di parola – 5 minuti per gruppo e per emendamento, decisi nell’ufficio di presidenza – e inizia il caos. In quel momento, Romano avrebbe attaccato Businarolo: “Sei incinta, non puoi presiedere”. A sentire l’esponente dem di Livorno sarebbero stati sia il pentastellato Giuseppe Brescia che il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni.
L’accusa di diversi deputati – Della frase danno conto su Twitter la deputata forzista Annagrazia Calabria, poi su Instagram il leghista Manfredi Potenti e anche l’Adnkronos citando fonti parlamentari. A Ilfattoquotidiano.it lo conferma anche una componente della commissione Giustizia: “Certo che l’ha detto. Testuali parole: ‘Lei non è in grado di presiedere perché incinta’. Lo ha detto davanti ai due presidenti e a Molteni della Lega. Erano tutti addosso al banco della presidenza, hanno sentito anche gli altri deputati del Pd che in commissione hanno chiesto scusa per l’intervento di Romano”. In ogni caso, prosegue la fonte, “ora l’ufficio di presidenza della Camera rivedrà le immagini e comunicherà eventuali decisioni”.
M5s: “Riprovevole”. Romano: “Tutto falso” – Le parole hanno scatenato la reazione dei deputati e anche del presidente della Affari Costituzionali, Giuseppe Brescia, che ha definito “riprovevole” quanto accaduto e ha invitato tutti i gruppi a stigmatizzare. L’episodio viene però negato con fermezza dal deputato livornese del Pd: “Ho detto che Businarolo ha presieduto male, non dando al Pd lo spazio di parola. E lo confermo”. Respinte invece le accuse: secondo la versione di Romano, ribadita anche in Aula, quando Brescia “mi ha fatto notare che è incinta, ho risposto che questo non c’entra”. “C’è il tentativo di Brescia di farmi dire ciò che non ho detto né, da padre di quattro figli, mai l’avrei pensato – aggiunge il deputato Pd – Sto scrivendo una lettera a lui e Businarolo: Brescia si scusi per aver provato a ridicolizzare una legittima protesta democratica”.
Di Maio: “Il peggio del Paese con Berlusconi” – Per il vicepremier Luigi Di Maio, i fatti attribuiti a Romano dimostrano “la bassezza politica e morale di tutto il Pd”. “Cosa merita un partito che attacca le donne in questo modo e che difende i suoi sindaci coinvolti in inchieste drammatiche, come quella degli affidamenti dei bambini di Bibbiano?”, si chiede. “Questo rappresenta il peggio del nostro Paese, insieme a Berlusconi. Francesca è una guerriera, un grande abbraccio a lei, alle donne lavoratrici in gravidanza e a tutte le donne libere”, conclude definendo l’attacco “vergognoso e meschino”.
I diverbi nell’aula di Montecitorio – Lo scontro tra M5s e Pd è poi continuato alla Camera con Angela Salafia (M5s) che ha parlato di “frasi inaccettabili” e ha chiesto “scuse formali” da parte del Pd. Immediata la richiesta d’intervento di Romano: “Capisco l’imbarazzo del M5s, oltre all’abitudine di dire una cosa e farne un’altra – ha detto tra le urla dei pentastellati – Chiedono a Salvini di spiegare, ma dentro queste aule sta dando una mano alla Lega e al ministro per perseverare in un atteggiamento offensivo. Quanto è successo nell’aula del Mappamondo non è affatto come è stato raccontato, è falso. Se le avessi dette, dovrei scusarmi. Ma non l’ho mai fatto”. Quindi ha ribadito che Businarolo non ha presieduto con “equilibrio” e ha negato di aver mai attaccato la presidente della commissione perché incinta: “Ho il massimo rispetto per qualunque donna è in stato di gravidanza. Brescia ha inventato tutto”.
L’altra accusa: Saltamartini-Bruno Bossio – Il parlamentare dei Cinque Stelle ha risposto poco dopo: “La vergogna dell’onorevole Romano non ha confini. Quanto accaduto è qualcosa di veramente increscioso, inaccettabile e schifoso”. Il presidente della commissione Affari costituzionali di Montecitorio, intervenendo in aula, ha ribadito che il collega dem “ha chiaramente detto che la presidente Businarolo non è in grado di presiedere perché incinta e per questo è stato allontanato dall’aula della commissione”. È “assurdo”, accusa, che “s’inventi di non aver mai pronunciato quelle parole anziché chiedere scusa e recuperare un minimo di dignità”. Ancora più articolato il racconto della presidente della commissione Attività produttive della Camera, Barbara Saltamartini. Protagonista di un diverbio con la deputata dem Enza Bruno Bossio, precedente al caso Romano-Businarolo, la leghista accusa la collega del Pd: “Da parte sua sono arrivate le assurde parole che accusavano la maggioranza di aver voluto appositamente farla presiedere approfittando proprio del suo stato di gravidanza – dice – Una scena sessista, maschilista e indecente come questa non si era mai vista”.
Boldrini: “Se lo ha detto, si scusi” – “Non ho sentito quello che è accaduto, ma se il deputato Romano ha evidenziato la condizione di gravidanza come impedente a presiedere, è ovvio che questo va stigmatizzato ed esprimo solidarietà alla presidente Businarolo”, dice Laura Boldrini. L’ex presidente della Camera, però, attacca anche i deputati della Lega: “Sentirli parlare di sessismo, veramente mi viene da ridere di cuore… – spiega nel suo intervento in Aula – Sono rappresentati da un leader che espone le ragazze alla gogna mediatica a sfondo sessista sulla pagina del ministro e paragona la sottoscritta a una bambola gonfiabile…Vergogna, non avete diritto voi di parlare di sessismo”. A difesa di Romano si schiera invece l’ex ministro Marianna Madia: “Non c’ero. Dice che non lo ha detto e voglio credergli”.