Il filo conduttore dell'edizione è #rossodesiderio: colore della passione, del sangue, dell'energia. In programma l'opera di Bizet con la regia di Spirei, il MacBeth di Emma Dante e il Rigoletto di Grazzini. Ma poi spazio anche a prosa e incontri
Il colore della passione, del sangue, dell’energia: quest’anno il Macerata Opera Festival si tinge di rosso. Anzi, di #rossodesiderio (rigorosamente con l’hashtag, a prova di social), filo conduttore delle tre opere in scena allo Sferisterio: la Carmen di Jacopo Spirei, il Macbeth di Emma Dante e il Rigoletto firmato Federico Grazzini. Il Festival, in programma dal 19 luglio all’11 agosto, ospita anche un fitto calendario di incontri e conversazioni: Neri Marcoré rende omaggio a Fabrizio De André, l’astronauta Paolo Nespoli celebra l’anniversario dell’allunaggio. E poi tango, danza acrobatica, violoncelli, appuntamenti dedicati a piccoli e grandi.
Il Festival è anche l’occasione di dar spazio a nuove voci, oltre ai grandi classici: in programma è presente anche un’opera di debutto, la prima assoluta di Can You Heart Me?, spettacolo vincitore della seconda edizione del concorso per under35. Basato sul progetto di Maddalena Massafra (in squadra con Lorenzo Ponte, Clio Saccà, Marco Sinopoli ed Eleonora Paris) l’opera racconta la solitudine di un trentenne disilluso dall’amore, che cerca conforto e piacere attraverso uno schermo. Una storia contemporanea di erotismo digitale, rapporti consumati in un paio di click.
Da de André alla Luna
A Macerata l’opera esce nelle strade, riempie le piazze e coinvolge la città durante la Notte dell’Opera (1 Agosto). Si fonde e si contamina, lasciando spazio ad altre forme d’arte: c’è il teatro acrobatico dei Kataklò con lo spettacolo ‘sportivo’ Play (23 luglio) e la musica di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi, fondatori del progetto 100Cellos (31 luglio). L’11 agosto il Festival si chiude con lo spettacolo dell’attore marchigiano Neri Marcoré, Come una specie di sorriso, un omaggio a De André a vent’anni dalla sua scomparsa.
A margine, salotti e conversazioni: testimonial e ospite d’eccezione è l’astronauta Paolo Nespoli, che ricorda l’allunaggio mezzo secolo dopo. Il Macerata Opera Festival vanta un jingle tutto suo (da scaricare sul cellulare) composto da Francesco Lanzillotta e un cocktail a base di vino Ribona e visciole servito nell’Opera Lounge. Un Festival aperto e inclusivo, attento a non lasciar escluso nessuno: durante recite d’opera saranno predisposte audioguide per aiutare i non vedenti. In più, sono previste una serie di attività per rendere l’opera accessibile a non vedenti e non udenti: un programma di descrizioni LIS e di percorsi tattili alla scoperta del dietro le quinte, della sartoria, degli strumenti musicali. L’opera a Macerata è per tutti, anche per i più piccoli, che potranno avvicinarsi al teatro con lo spettacolo Carmensita, Bizet riscritto per i bambini.