Lo sgravio contributivo fino a 8.060 euro annui spetta a chi ha assunto con contratti a tempo indeterminato giovani tra i 18 e i 35 anni o disoccupati da più di sei mesi nelle Regioni del Mezzogiorno
Lo sgravio contributivo per chi ha assunto con contratti a tempo indeterminato giovani tra i 18 e i 35 anni o disoccupati da più di sei mesi nelle Regioni del Sud è valido per tutti i contratti di lavoro attivati dall’1 gennaio 2019. Lo ha precisato la circolare operativa dell’Inps, pubblicata mercoledì. Anche se il decreto Anpal dello scorso 19 aprile prevedeva l’incentivo solo per le assunzioni effettuate da maggio a dicembre, il decreto Crescita ha infatti esteso l’operatività della misura
anche a quelle avvenute tra gennaio e aprile.
L’incentivo è pari alla contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, per un importo massimo di 8.060 euro annui. Non sono oggetto di agevolazione i premi Inail, il contributo al fondo di tesoreria del Tfr per datori di lavoro con almeno 50 addetti, il contributo ai fondi di solidarietà bilaterali e al Fondo di integrazione salariale, il contributo dello 0,3% al finanziamento dei fondi interprofessionali e quello di solidarietà del 10% in riferimento ai premi versati alle Casse sanitarie e ai fondi di previdenza complementare. Spetta alle imprese che assumono in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna indipendentemente dalla residenza della persona da assumere e dalla sede legale del datore di lavoro.
Nel caso di lavoratori che, alla data di assunzione, abbiano un’età compresa tra i 16 e i 34 anni, è sufficiente che risultino disoccupati.. I lavoratori che invece alla data di assunzione abbiano già compiuto 35 anni di età, oltre che essere genericamente disoccupati, devono essere privi di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Sono esclusi dall’incentivo i rapporti di lavoro domestico, il lavoro a tempo indeterminato del personale dirigente, il lavoro intermittente e quello occasionale.