Società

Ho incontrato un imprenditore over 70 che ha pensato a una soluzione per un problema di noi maschietti

Si può essere imprenditori a ogni età della vita: Charles Goodyear, per esempio, scoprì il processo della vulcanizzazione della gomma a 40 anni che, per gli standard dell’epoca (1800), equivale a circa 70 anni di oggi. Essere imprenditori non è un fatto di età, ma d’intraprendenza. Spesso l’imprenditoria nasce da una necessità: pensiamo a AirBnb. I fondatori si accorsero che non c’erano soluzioni valide per spendere poco e avere un letto comodo. Con un po’ di esperimenti nacque AirBnb.

Certo, in America è tutto più semplice: mercato grande, finanziatori disponibili insomma un tessuto fiscale, legale e commerciale ideale. In Italia le cose sono più complicate, ma anche qui ci sono casi di successo. Se combiniamo imprenditorialità, curiosità e risoluzione di problemi troviamo Carlo Boschetto, inventore da sempre (quasi 100 brevetti all’attivo, fra cui una lavagna per ipovedenti, un motore lineare senza bielle, un sistema di evacuazione dai grattacieli senza elettricità) e imprenditore a più di 75 anni.

La domanda a cui Carlo ha voluto dare una risposta è: cosa fare per la fimosi? Ecco cosa è la fimosi. Funziona cosi: il pene di un uomo è funzionale quando riesce a operare bene in bagno e nelle attività sessuali. Tranquilli non siamo su YouPorn. Ora succede che se il prepuzio (insomma la pelle che protegge le parti più interne di un pene) non permette una completa emersione del glande abbiamo un problema serio. E sin qui le risate continuano (e io che mi son fatto uno studio attento sul tema). Ora se la pelle che protegge il pene non scorre abbiamo un problema serio: igiene e problemi sessuali.

La soluzione standard è darci un taglio (si scherza, ovvio, ma fino a un certo punto). Tuttavia se parliamo di fimosi acquisita la cosa si fa tecnica. In pratica tu uomo prima ti ritrovi che funzionava tutto e poi zac, abbiamo un problema. Per le spiegazioni mediche lascio ad approfondimenti più seri. Ora, se fin qui abbiamo passato il tempo a ridere ci può stare; la problematica, per chi l’ha acquisita, è tutt’altro che uno spasso. E qui arriva il nostro uomo.

Per chiunque sia uomo l’idea di avvicinare un bisturi alle proprie parti intime non è esattamente il sogno erotico più frequente. Il trauma psicologico poi della rimozione del prepuzio e di avere tutto il pene esposto può psicologicamente creare dei problemi (beninteso, sempre meglio che non averlo operativo). Di qui arriva Boschetto con un approccio medico che può essere un’alternativa all’operazione.

Boschetto, dopo una serie di sperimentazioni, arriva a creare una serie di tubuli di silicone che chiama Phimostop. “E’ nato tutto per una necessità, il mio medico di base mi ha detto: ‘Semplice, Boschetto, basta fare una circoncisione‘. ‘Semplice per lei!’, gli ho risposto. L’unica scelta che mi veniva prospettata era quella di fare un’operazione ‘lì’ e la cosa non mi piaceva. Quindi mi son messo a sperimentare e alla fine sono arrivato alla soluzione finale.”

Di lì il passo è breve: lo brevetta, lo presenta e ottiene la certificazione medica (il prodotto è un Dispositivo Medico riconosciuto dal nostro ministero), lo registra come brevetto europeo e comincia a venderlo on line. Una strategia semplice. In effetti se si cerca il termine “fimosi” facilmente si incappa nei siti o nelle comunicazioni pubblicitarie di questo gruppo. Nel 2015 vince anche un riconoscimento al Salone Internazionale delle Invenzioni di Ginevra e nel 2017 si inizia anche uno studio clinico universitario sul prodotto, con l’intento di trovare una soluzione che eviti le spese dell’intervento di circoncisione e abbatta le liste d’attesa.

I numeri sulle circoncisioni e la fimosi non sono così facili da reperire, sia a livello italiano che mondiale. Sia come sia, i numeri che Boschetto snocciola, nella vendita del suo prodotto, sono interessanti. Sta a una media di 400 unità al mese. E il sito è attivo in 5 lingue. Sia ben chiaro, non è mia intenzione sostituirmi in alcun modo a un medico. E non sono qui a dire come un uomo dovrebbe curare una degenerazione del suo prepuzio. La cosa che mi ha affascinato di Boschetto è che un uomo di 78 anni, che magari ci immaginiamo passare i pomeriggi a giocare coi nipotini, si alza una mattina e per risolvere un problema ci si mette di impegno, poi patenta la sua scoperta, fa tutti i passaggi del caso con il ministero della Salute e comincia a fare business.

Quando si sente parlare di cervelli in fuga, mi vien da pensare che qualche cervello sia rimasto in Italia.