Danilo Toninelli finisce nel mirino anche di esponenti del Movimento Cinque Stelle. Per il motivo contrario a quello della Lega, ovvero per il via libera al passante di Bologna. L’attacco al ministro delle Infrastrutture arriva da Massimo Bugani, capogruppo pentastellato in Consiglio comunale e uomo molto vicino a Luigi Di Maio e Davide Casaleggio: “Si potrà ancora fermare tutto – dice attaccando anche Michele Dell’Orco, sottosegretario al Mit – Si potrà, chissà, cambiare un ministro e un sottosegretario, che sembra abbiano perso di vista in questo momento il motivo e gli obiettivi per cui eravamo lì”. Quindi: “È un errore grave, una palata di merda per il M5s”.
L’intervento di Bugani arriva durante la seduta del consiglio che dovrebbe dare il via libera al progetto del passante di Bologna, dopo l’okay del ministero guidato da Toninelli, sotto attacco anche di Matteo Salvini per il no alle grandi opere. Come aveva spiegato Il Resto del Carlino, da Roma era arrivato il nuovo testo dell’accordo sull’allargamento di tangenziale e autostrada, assai “simile” all’originario del 2016: leggermente più corto, comporterà un risparmio di circa 120 milioni di euro sui circa 750 calcolati dopo l’ok alla Via.
Il punto è che Bugani e i Cinque Stelle bolognesi hanno fatto del “no” al Passante uno dei pilastri delle loro battaglie in città. “Per me è un momento molto doloroso, però il gruppo di Bologna non meritano né i ‘vattene’, né gli insulti”, ha sottolineato Bugani, ricordando che “non eravamo certo lì per allargare di 6 corsie un’autostrada o fare nuovi cantieri per aumentare il Pil, ma per fare altre opere e sbloccare il Pil in altro modo”. Secondo Bugani, quindi, il sì di Toninelli “è un errore grave” e sinonimo di sconfitta: “Abbiamo perso 4-0, questa è una palata di merda per il M5s”.